Sondaggi politici, troppi immigrati irregolari per la maggioranza degli italiani. E Meloni supera il 30%

Il problema più divisivo è quello dell'accoglienza: per il 31% degli Italiani le navi Ong vanno fatte sbarcare, ma poi i migranti devono essere redistribuiti tra i Paesi Ue

Mercoledì 16 Novembre 2022 di Fausto Caruso
Sondaggi politici, Meloni supera il 30%. Troppi immigrati irregolari per la maggioranza degli italiani

La maggioranza degli Italiani sta col governo sulla questione migranti, almeno secondo quanto emerge dall’ultimo sondaggio effettuato dall’Istituto Swg per La7, il primo rilevamento che dà il partito del Premier Giorgia Meloni oltre la soglia psicologica del 30%, mentre conferma anche il sorpasso del Movimento Cinque Stelle, al 17%, sul Pd che sprofonda al 16. Agli intervistati è stato chiesto cosa pensassero della vicenda dei migranti e della successiva crisi diplomatica con la Francia.

Il quadro che viene fuori racconta di una paese preoccupato di un’immigrazione irregolare ritenuta troppo grande da gestire, ma diviso su quale debba essere la risposta più efficace.

L'opinione sugli sbarchi

Il dato che meglio riassume il sentimento degli italiani è il 61% che si è detto d’accordo con la domanda così posta dai sondaggisti: «In Italia stanno arrivando troppi immigrati clandestini, bisogna ridurre di molto gli sbarchi». Più della metà della popolazione (57%) approva la politica dei porti chiusi, un dato questo che può spiegare la leggere risalita della Lega che in una settimana nelle intenzioni di voto recupera dal 7,7% all’8,1%.

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Non che tali preoccupazioni si traducano in una nazionalismo trionfalistico, come si deduce dalle risposte degli interpellati sulla vicenda della Ocean Viking, la nave dell’Ong Sos Mediterranée con a bordo 234 migranti fatti sbarcare in Francia dopo il rifiuto da parte delle autorità italiane, in seguito alla quale il governo di Parigi ha accusato Roma di tenere «una condotta inaccettabile» e di non rispettare gli obblighi di soccorso previsti dai trattati internazionali. A questo proposito il 54% del campione si è pronunciato a favore dell’atteggiamento tenuto dal nostro esecutivo, mentre solo il 12% ritiene che ad avere ragione fossero i ministri di Emmanuel Macron. Ciò che spicca è però il 34% che ritiene che la ragione non fosse da nessuno dei due lati, così come la maggioranza relativa degli italiani pensa che l’intera vicenda non sia stata né una vittoria né una sconfitta per il nostro paese: il 36%, contro il 33% che la ritiene un successo e il 20% di chi la reputa una sconfitta (un 11% preferisce non esprimersi). Numeri che fanno risuonare ancora più chiari e necessari i ripetuti moniti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in questi giorni ha più volte auspicato un ritorno tempestivo delle relazioni tra i due paesi alla normale cooperazione, l’unico modo per affrontare efficacemente sia il problema dell’immigrazione che le altre sfide internazionali, prima tra tutti la crisi energetica.

Il problema dell'accoglienza

A discapito delle preoccupazioni, la metà degli italiani ritiene comunque che i migranti soccorsi dalle Ong siano persone in difficoltà e sia nostro dovere aiutarli. Il tema che causa le maggiori divisioni, però, è quali forme concrete debba assumere questo aiuto.

Per il 48% degli intervistati, gli sbarchi alle navi delle Ong vanno consentiti, ma solo per il 3% i migranti devono essere accolti tutti in Italia. Per il 31% bisogna redistribuirli almeno in parte nell’Ue, mentre per il restante 14% vanno trasferiti tutti. Al contrario, il 41% del campione si dice favorevole a negare la possibilità di sbarcare, ma anche qui non si tratta di un fronte compatto. Il 22% degli intervistati si schiera infatti con chi vorrebbe rifiutare in toto l’attracco, ma il 19% è favorevole a operare una selezione nei porti italiani che consenta di sbarcare ai soggetti fragili, mandando invece i restanti passeggeri in altri paesi. Opinione, quest’ultima, in pieno accordo con la linea tenuta dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, con le altre navi di Ong, Geo Barents, Rise Above e Humanity 1, che tra fine ottobre e inizio novembre hanno chiesto un porto sicuro nel nostro paese.

Ultimo aggiornamento: 15:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA