Rinnovo dello smart working sì, ma solo a metà. Tra le modifiche al decreto Lavoro all'esame della commissione Affari sociali del Senato, il governo Meloni sta infatti per inserire la proroga del lavoro agile solo per i dipendenti fragili.
Zangrillo: serve rivoluzione culturale e organizzativa
«Ho sempre sostenuto che il lavoro agile rappresenti un importante strumento e non vedo perché non possa essere in grado di funzionare anche nella Pa - ha infatti dichiarato, preannunciando la misura, il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo in un'intervista al Messaggero - Per evitare il racconto del lavoro agile come una sorta di semi-vacanza, serve però una vera e propria rivoluzione culturale, oltre che organizzativa, in grado di rendere lo smart working pienamente efficace, per non pregiudicare i servizi erogati a cittadini e imprese».
Come richiederlo in maniera individuale
In ogni caso per ora non c'è ancora alcuna ufficialità. Tuttavia qualora il diritto allo smart working per i lavoratori con figli con meno di 14 anni non dovesse essere ulteriormente esteso alla fine di questo mese, bisogna ricordare che il lavoro agile può comunque essere richiesto ma è regolato, in maniera esclusiva, da accordi individuali tra azienda o amministrazione pubblica e lavoratori (secondo quanto previsto dalla legge 81/2017 e dal Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile). Se dovesse essere il dipendente a farsene promotore (e non il datore di lavoro) la richiesta deve quindi essere avanzata formalmente da questo, adducendo la motivazione che comprova lo stato di necessità dello smart working, unitamente alla prova (se richiesta). A quel punto, in caso di esito positivo, si può accedere al lavoro agile ma solo secondo le modalità di svolgimento concordate nell'accordo e per il periodo di tempo prestabilito.
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