Scuola, Bianchi: «Niente mascherina in classe se tutti vaccinati»

Giovedì 2 Settembre 2021
Scuola, ecco come si torna in classe, Bianchi: «Niente mascherina se tutti vaccinati»

Come si tornerà a scuola? Molto in sintesi: se sei vaccinato puoi non tenere la mascherina in classe. Lo ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. «Dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere la mascherina e si può tornare a sorridere», ha detto Bianchi durante la conferenza stampa a palazzo Chigi. «Le regole» a scuola - ha sottolineato - «sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale». «Qualcosa andrà sicuramente storto ma ce l'abbiamo messa tutta...», ha detto con una battuta, il premier Mario Draghi in conferenza stampa intervenendo subito i ministri Bianchi, Gelmini, Speranza e Giovannini che hanno illustrato ai giornalisti le mosse del governo per la ripartenza in sicurezza.

Quanti nuovi insegnanti di ruolo

«Abbiamo lavorato moltissimo secondo il mandato dato dal presidente (Draghi, ndr), cioè sulle persone, sugli insegnanti, facendo i concorsi, e con neanche una sanatoria. Facendo i concorsi abbiamo messo in ruolo quest'anno 59mila insegnanti, l'anno scorso erano stati 19mila, quindi sono tre volte tanto». È quanto sottolineato dal ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Di questi, abbiamo inserito 13.908 insegnanti di sostegno, l'anno scorso erano 1.778 - ha aggiunto Bianchi -. Non solo, abbiamo già attivato anche tutte le procedure che si concluderanno in settimana per le supplenze annuali.

Abbiamo avviato i concorsi per l'anno prossimo in modo di concludere in due anni completamente la tematica del tempo indeterminato. E nel decreto di agosto abbiamo messo l'impegno di far partire concorsi regolari ogni anno per poter sostituire il turnover previsto fino al 2030».

Tutte le scuole hanno riaperto

«Ieri, primo settembre, tutte le nostre 8.500 scuole hanno riaperto con il mandato di portare dal 13 settembre tutti i ragazzi in presenza e in piena sicurezza», ha detto Bianchi. Il conto alla rovescia per il ritorno sui banchi è cominciato. «Questa operazione - ha spiegato Bianchi - è avvenuta con un lunghissimo lavoro preparatorio che risale alla primavera, quando avevamo deciso con forza di riportare i ragazzi in presenza. Poi abbiamo fatto gli esami: 1,1 milioni di ragazzi quelli di terza media, 570mila quelli di maturità e 540mila per il diploma. E durante l'estate tutte le nostre scuole hanno lavorato». «Abbiamo finanziato 32.500 progetti che hanno permesso di recuperare 1.650.000 ore di lezione di scuola - ha continuato il ministro dell'Istruzione - soprattutto in attività di carattere linguistico e matematico, ma anche per il ritorno del vivere assieme.

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Oltre il 90% del personale scolastico si è vaccinato

Questo ci ha permesso di arrivare a settembre con una grande voglia e una grande partecipazione di tutti, espressa da due dati: il 91,5% del personale si è vaccinato e i ragazzi aumentano giorno dopo giorno sempre di più, soprattutto quelli fra i 16 e i 19 anni. Il commissario Figliuolo farà un'operazione di screening fra i 6 e i 14 anni, in modo da garantire anche i ragazzi più piccoli».

Corsa dei ragazzi a immunizzarsi

«La risposta degli italiani alla vaccinazione è molto incoraggiante e positiva e nella giornata di ieri abbiamo superato 78 milioni di somministrazioni. Il segnale più bello sta arrivando dai più giovani da cui giunge un messaggio di grande fiducia e libertà con un numero molto significativo di vaccinazioni che sono in corso e una percentuale che nei più giovani ha superato alcune generazioni di mezzo». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, in conferenza stampa. «È bello - ha detto - vedere che tra 20-29 anni c'è una risposta molto alta, e anche tra 12 e 18 anni e ciò offre un'arma in più per la riapertura delle scuole».

Come funziona il ritorno a scuola 

Norme fondamentali: distanziamento di almeno un metro fra i banchi, l’uso delle mascherine chirurgiche, sopra i sei anni, anche da seduti, la necessità di un frequente ricambio d’aria. Queste sono solo alcune delle principali raccomandazioni indirizzate alle scuole che si trovano nel Rapporto Indicazioni strategiche ad interim per la prevenzione e il controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambito scolastico (a.s. 2021-2022) messo a punto da ISS, Ministero della Salute, Ministero dell’Istruzione, INAIL, Fondazione Bruno Kessler, in collaborazione con il Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid-19. Queste misure sono state definite dagli esperti per limitare le occasioni di contagio anche in base ai futuri scenari epidemiologici che si potrebbero configurare nel corso dell’anno scolastico. Anche in zona bianca restano le raccomandazioni su distanziamento, obbligatorietà delle mascherine chirurgiche in caso di impossibilità a mantenere la distanza di almeno un metro tra i banchi e sanificazione. Inoltre, le attività extracurriculari sono consentite in zona bianca, mentre le stesse devono essere limitate nelle Regioni gialle, arancioni o rosse. Il documento fa anche il punto sulle evidenze scientifiche finora prodotte in Italia dalle istituzioni sanitarie che dimostrano come la trasmissione del virus fra i giovani sia legata più alla comunità che alla frequenza e alla sede scolastica. Gli studi scientifici dimostrano anche come il personale scolastico non sia risultato più a rischio di sviluppare, rispetto ad altre professioni, l'infezione da Covid-19. Accanto al documento strategico è stato inoltre preparato, in stretta collaborazione con le Regioni e con esperti del settore, un Piano di monitoraggio della circolazione di SARS-CoV-2 destinato alla scuola primaria e secondaria di primo grado, al fine di sorvegliare, attraverso una “rete di scuole sentinella” la diffusione del virus in ambito scolastico anche in soggetti asintomatici. Il piano prevede test molecolari salivari condotti, su base volontaria, su alunni nella fascia di età 6-14 anni delle scuole primarie e secondarie di primo grado presenti sul territorio nazionale.

Le “scuole sentinella” saranno indicate dalle autorità sanitarie regionali in collaborazione con gli uffici scolastici. La campagna coinvolgerà almeno 55mila alunni ogni 15 giorni e sarà supportata dalla Struttura Commissariale nella sua implementazione. La scelta dei test molecolari su campione salivare è stata effettuata poiché questi offrono un’alta precisione del risultato e garantiscono il vantaggio della facilità della raccolta del campione. In una prima fase “di avviamento” le attività di raccolta dei campioni potranno essere eseguite nella sede scolastica con l’ausilio di personale sanitario, individuato dalle Asl competenti o dal personale della struttura commissariale. Successivamente, la raccolta dei campioni verrà effettuata in ambito familiare rispettando le istruzioni che garantiscono la correttezza della sua esecuzione. Il prelievo potrà essere effettuato in modo autonomo dalla famiglia e il test consegnato in punti di raccolta. Questo permette anche la possibilità di processare il campione per l’eventuale sequenziamento genomico virale. In caso di soggetti positivi/contatti (basso o alto rischio), si seguiranno le indicazioni dei Dipartimenti di prevenzione sulla base delle procedure definite dalla rispettiva Regione/Provincia Autonoma, e del Ministero della Salute.

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Ultimo aggiornamento: 19:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA