Saviano diffamò Meloni, via al processo. Premier valuta di ritirare querela. Salvini vuole costituirsi parte civile

Lo scrittore defini la leader di FdI «bastarda» parlando del tema dei migranti

Martedì 15 Novembre 2022
Saviano diffamò Meloni, via al processo. Premier valuta di ritirare querela. Salvini vuole costituirsi parte civile

Si è tenuta davanti al giudice monocratico di Roma, la prima udienza del processo che vede imputato lo scrittore Roberto Saviano per avere diffamato l'attuale presidente del consiglio Giorgia Meloni. L'autore di Gomorra, nel corso di una trasmissione televisiva nel dicembre del 2020, definì il leader di Fratelli d'Italia «bastarda» parlando del tema dei migranti.

L'indagine era stata avviata dopo una querela presentata della stessa Meloni.

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Premier pensa a ritiro querela

«La querela nasce dal livore utilizzato. Io ho insegnato a mio figlio che la parola bastardo è una offesa. Valuteremo comunque se ritirare la querela», afferma l'avvocato Luca Libra, legale del presidente del Consiglio, prima di entrare in aula a Roma. Presenti in tribunale, tra gli altri, l'attrice Kasia Smutniak, gli scrittori Sandro Veronesi, Michela Murgia, Nicola Lagioia e il direttore de La Stampa, Massimo Giannini.

Salvini parte civile in processo

«Matteo Salvini ha presentato istanza per essere parte civile in questo processo», ha annunciato invece lo scrittore Roberto Saviano dopo l'udienza del processo che lo vede imputato di diffamazione. Udienza durata pochi minuti e il processo è stato aggiornato al 12 dicembre sempre davanti al tribunale monocratico.

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