Green pass, Sara Cunial alla Camera senza certificazione verde: accettata sospensiva

La deputata ha fatto appello al presidente del collegio di appello della Camera Andrea Colletti che ha accolto il ricorso

Giovedì 18 Novembre 2021
Cunial alla Camera senza il green pass, accettata sospensiva Ok sospensiva in suo favore contro delibera Questori su obbligo

Potrà entrare alla Camera dei deputati senza Green Pass: la spunta la deputata del gruppo Misto ed ex M5S Sara Cunial che potrà partecipare ai lavori parlamentari anche senza esibire la certificazione verde.

A quanto apprende l'Ansa da fonti parlamentari, il presidente del collegio di appello della Camera dei deputati Andrea Colletti (Alternativa ed ex M5S anche lui) ha accolto, con un decreto cautelare monocratico, la richiesta di sospensiva presentata dalla deputata no vax della delibera con cui il collegio dei questori ha introdotto l'obbligo del green pass per accedere a tutte le sedi della Camera.

Il ricorso di Cunial sarà esaminato dal Consiglio di giurisdizione della Camera l'1 dicembre.

Cunial aveva presentato ricorso contro la delibera dei questori, e come lei anche altri deputati e dipendenti di Montecitorio, al Consiglio di giurisdizione, il tribunale interno di primo grado di Montecitorio presieduto da Alberto Losacco (Pd), chiedendone una sospensiva immediata motivandola con la sua necessità di entrare alla Camera per votare.

Il ricorso era stato respinto, e l'udienza del Consiglio era stata fissata per l'1 dicembre. Ma Cunial ha fatto appello al presidente del collegio di appello della Camera dei deputati Andrea Colletti, che ha invece accolto il ricorso, in considerazione del dovere di consentire alla deputata di esercitare il mandato di rappresentanza popolare.

«La motivazione è soltanto di ordine costituzionale come riporta il decreto che ho già notificato sia alla Camera che alla ricorrente che al tribunale interno di primo grado», ha spiegato Andrea Colletti. La sua decisione non rischia di creare un precedente? «Il punto è che non si può non permettere a un parlamentare di rappresentare tutta una parte di elettorato per una motivazione che non ha un carattere chiaramente sanitario ma che rischia di averne uno più burocratico, diciamo». Il green pass non è una misura sanitaria? «Nel decreto c'è scritto che non può entrare chi è positivo e chi è in quarantena. Sono queste le motivazioni sanitarie». Ma c'è solo il caso della Cunial all'attenzione dei tribunali interni della Camera? «A livello di parlamentare a me è arrivato solo il ricorso della Cunial ma so che dovrebbero esserci altri casi all'esame del primo grado. Poi ci sono ricorsi anche di dipendenti della Camera e su questi, avendo profili diversi, ci riserviamo di decidere». Ovvero i dipendenti non hanno le prerogative del parlamentare? «Io devo far rispettare l'interpretazione dei diritti costituzionali, non faccio questioni politiche. Del resto ci troviamo in una situazione del tutto inedita. La decisione del collegio dei questori sul green pass è esplosiva, non si era mai avuta una cosa del genere nella storia di Montecitorio».

«Sono lieta che la collega Cunial sia riuscita ad ottenere la sospensiva sul suo provvedimento di sospensione alla Camera grazie al pronunciamento del collega Colletti, in qualità di presidente del collegio di appello. In Senato la situazione è ben più grave». Così la senatrice Bianca Laura Granato, del Gruppo Misto. «Non esiste - aggiunge - alcuna apertura da parte dell'ufficio di presidenza che, nel comminare a me la sanzione per aver avuto accesso ai locali del senato senza Green Pass, ha poi previsto una ulteriore modifica del regolamento attraverso il blocco all'ingresso e quindi ha precluso la possibilità anche di sospensione e di irrogazione della sanzione. Un vero colpo di mano della maggioranza che si è trasformata né più e né meno che nella longa manus dell'esecutivo».

 

Anche dodici lavoratori del Senato hanno presentato ricorso sull'obbligo di green pass per l'accesso al Senato, in vigore dal 15 ottobre, con richiesta di sospensiva dell'obbligo stesso. L'istanza impugna la delibera varata a ottobre dai senatori questori per adeguarsi alla normativa generale sull'obbligo del green pass, che va esibito all'ingresso delle varie entrate del Senato. Pena, sanzioni tra cui la sospensione fino a 10 giorni, con il relativo taglio della diaria che può essere disposto dal Consiglio di presidenza. Il ricorso dei lavoratori dovrà essere valutato dalla commissione Contenziosa, che è l'organo di giudizio di primo grado di Palazzo Madama. Alla stessa commissione non risultano per ora ricorsi di parlamentari sullo stesso tema. Un ricorso alla Corta costituzionale è stato presentato per conflitto di attribuzione dai senatori della componente Italexit, guidati da Gianluigi Paragone, e in attesa di riscontri.

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