Dopo il monito di Draghi nel primo Cdm ai partiti all'unità come «dovere», incontro ieri sera alla Camera tra i segretari del Pd, Nicola Zingaretti, e della Lega, Matteo Salvini.
Che ha speso anche parole di apprezzamento per l'iniziativa del neo ministro del lavoro, Andrea Orlando di incontrare i sindacati e le associazioni degli imprenditori sul tema della riforma degli ammortizzatori sociali. «Bisogna incontrarli ed ascoltarli - ha affermato ancora il leader del Carroccio - a differenza di quanto avveniva prima bisogna ascoltare sindacati e imprese per trovare un punto in comune. E dunque l'ascolto va sempre bene», ha concluso Salvini, riferendosi alla decisione di Orlando di incontrare le parti sociali.
Fonti della Lega hanno sottolineato il valore politico del vertice fra i due leader che, hanno fatto sapere dal Carroccio, «si è svolto in un clima sereno e collaborativo e testimonia la buona volontà della Lega di andare sul concreto e il suo desiderio di lavorare, di trovare punti di contatto, per risolvere i problemi, a partire da quello del lavoro e degli ammortizzatori sociali».
Covid, Draghi sceglie la linea dura. E ai virologi: parlate meno
Governo, la prima lite è sullo sci. Lega contro Speranza: «Ordinanza irrispettosa»
I primi passi
Su questo fronte il ministro del Lavoro ha già impostato l'agenda sui temi e le emergenze da condividere con sindacati e imprese: dopo il round di ieri con Cgil, Cisl e Uil oggi sarà la volta del mondo delle imprese. Se l'attesa delle imprese è essenzialmente legata al Dl Ristori, e per i sindacati alla proroga del blocco dei licenziamenti che dovrebbe accompagnare il prolungamento fino a 26 settimane della Cig Covid, la riforma degli ammortizzatori sociali su cui Orlando intende avviare una discussione in tempi brevi trova comunque orecchie attente sia in Cgil, Cisl e Uil che in Confindustria.
Al momento sul tavolo c'è solo il dossier messo a punto dalla Commissione tecnica voluta dall'ex ministro Nunzia Catalfo: cinque professori universitari, assunti a titolo gratuito e. La loro è una proposta tratteggiata a grandi linee che prevede la semplificazione ed il rafforzamento delle tutele attraverso la razionalizzazione degli strumenti di erogazione delle prestazioni ordinarie e straordinarie. Nello studio si propone infatti a grandi linee l'estensione a tutte le imprese della cassa integrazione, anche a quelle con meno di 6 dipendenti.
Covid, Draghi sceglie la linea dura. E ai virologi: parlate meno