Forse dopo i risultati elettorali francesi, per quanto parzialissimi e legati a temi amministrativi come le regionali (che in Francia contano veramente poco), qualche domanda dovrebbe scattare fra i leader del centrodestra italiano.
Oltralpe la popolarità di Marine Le Pen e l'indubbia forza elettorale del Rassemblement National non riesce a sfociare nella conquista di una qualche amministrazione di peso e, almeno per ora, nel governo. Qui da noi le due forze più vicine a temi nazionalistici e anti-immigrazione, come la Lega e Fratelli d'Italia, risultano quasi equivalenti sul piano elettorale, almeno stando ai sondaggi, ma appaiono divisi sia sul piano strategico che su quello tattico.
Salvini: “A Milano centrodestra avanti anche senza candidato. Fossi in Letta e Sala mi preoccuperei”
Meloni: "Legge anti-Lgbt in Ungheria? Ascolterò opinione Orban. Da sinistra due pesi e due misure"
Meloni, Salvini e il governo
Questa divaricazione non solo impedisce di incidere sull'agenda del governo ma si è fatta sentire a livello delle amministrative dove, per le prossime comunali, il centrodestra ha avuto difficoltà nell'indicare i propri candidati e a Milano ancora non ha scelto un proprio rappresentante. Le divisioni diventeranno stabili anche se gli obiettivi e la linea politica sia della Lega che di Fratelli d'Italia sembrano assai simili?
Difficile dirlo ora. Probabilmente sul futuro della destra italiana inciderà il successo o meno del Recovery Plan ma anche la corsa nella competizione fra Salvini e Meloni, entrambi ambigui sull'Europa. Ecco come la pensa un'acuta osservatrice come Sofia Ventura, docente di Scienza della POlitica all'Università di Bologna, in una recente intervista a RaiNews.
"La Meloni èuna professionista - dice la Ventura - più capace di adattarsialle situazioni, ma al tempo stesso in grado di mandare un messaggio di coerenza. Pur avendo posizioni della destra estrema – basta guardare i suoi messaggi social e la sua ossessione nel contrapporre gli italiani agli immigrati, anche se lei aggiunge sempre ‘clandestini’, come se poi non fossero donne e uomini come gli altri, sino a rappresentarli come potenziali untori nella fase di circolazione del virus – , ha l’abilità di mostrarsi come donna di buon senso e persona comune, ma non nel senso un po’ grottesco di Salvini, con i suoi improbabili piatti di pasta esibiti su Instagram. Questo avvicina le persone e fa dimenticare le sue posizioni più radicali, oltre che la natura del suo partito. Credo che il suo ultimo libro in uscita punti a rafforzare questo aspetto".