Roberto Gualtieri: «Le buone idee di Marino, realizzabili solo da noi»

Lunedì 27 Settembre 2021 di Roberto Gualtieri
Gualtieri: «Le buone idee di Marino, realizzabili solo da noi»

La mia visione di una Roma dei quartieri e dell'ambizione internazionale racchiude molte delle proposte avanzate da Ignazio Marino nel suo articolo pubblicato su queste pagine.

Al centro del nostro programma c'è la città dei 15 minuti, per riscoprire l'importanza dei quartieri e assicurare servizi di prossimità, verde e luoghi di coworking, favorendo la collaborazione e le relazioni umane. La città si cambia a partire dalla quotidianità, e servono interventi urbanistici per portare strade e qualità dove oggi c'è una città interrotta. Per questo pensiamo a una rigenerazione urbana che recuperi le costruzioni abbandonate o che hanno perso la loro funzione senza consumare altro suolo in città. In questo quadro vanno rilanciate forme di edilizia convenzionata e agevolata.

Sono stati i sindaci del centrosinistra a porre la cultura al centro dello sviluppo di Roma. Nel nostro programma il sistema delle reti ambientali ed ecologiche, intimamente connesse con il patrimonio storico culturale diffuso, costituiscono la nuova forma urbis di Roma. I Fori e il Parco dell'Appia Antica sono la spina dorsale di questo sistema urbano, uno dei paesaggi culturali più belli del mondo, e la giusta pedonalizzazione realizzata da Marino va ora completata nel quadro del rilancio del progetto Fori. Occorre coordinare e integrare la gestione e la fruizione del sistema museale e archeologico statale e comunale e investire sul suo straordinario potenziale, che insieme al sistema della cultura e della creatività costituisce un poderoso volano di sviluppo e di buona occupazione per Roma.

Sui rifiuti, ci impegniamo a ripulire subito la città e perseguiamo un approccio industriale basato su impianti di ultima generazione. È il metodo mancato del tutto all'attuale amministrazione, che non ha aumentato la differenziata né realizzato impianti. Ama e Acea devono realizzare una forte sinergia i cui sbocchi definiremo dopo aver analizzato bene le carte e i bilanci.

La quota pro-capite del Fondo Nazionale Trasporti che arriva a Roma attraverso la Regione è insufficiente. Il processo di riforma dei poteri di Roma finalmente avviato deve intervenire su questo punto e da Sindaco mi impegnerò perché la Capitale abbia un finanziamento diretto e adeguato per rilanciare il trasporto pubblico e la cura del ferro.

Roma deve riprendersi il suo ruolo internazionale e diventare nuovamente attrattiva per chi vuole investire nella nostra città. Non penso solo al turismo, ma al ruolo che oggi hanno le grandi città nel determinare e condizionare la politica europea, ad esempio sulle politiche urbane e regionali, sull'inclusione sociale e sulle questioni della lotta al cambiamento climatico. Roma in questi anni è sparita da ogni luogo di concertazione e di decisione, relegata al margine della comunità internazionale.

I fatti dicono che Virginia Raggi non ha avuto a cuore nessuno dei piani di Marino, basti pensare a quello sugli ecodistretti, e tutti i progetti lasciati da quell'amministrazione hanno subito ostacoli da questa giunta mentre il Pd e il centrosinistra li hanno difesi con convinzione. Ho espresso un giudizio netto sulla sfiducia a Marino, e chi dirigeva il Pd allora ha fondato un altro partito e sostiene un altro candidato. Per questo le idee per Roma che Marino ha illustrato nel suo articolo hanno possibilità di attuarsi solo se vince il centro sinistra.
Con la partecipazione e la passione di tutti coloro che amano questa città.

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