Renzi lascia la politica? «Sosta ai box» in cerca di una nuova narrazione. «Più tempo per viaggiare, più tempo per pensare»

Ecco un Matteo Renzi 3.0, versione nuova fase, stagione della maturità e del rifiuto del day by Day politichese e politicante da talk show

Lunedì 3 Aprile 2023 di Mario Ajello
Renzi, «sosta ai box» dalla politica in cerca di una nuova narrazione. «Più tempo per viaggiare, più tempo per pensare»

“Più tempo per me, più tempo per viaggiare, più tempo per pensare”. Ecco lo slogan di Matteo Renzi 3.0, versione nuova fase, stagione della maturità e del rifiuto del day by Day politichese e politicante da talk show. Ma c’è anche, nel passo indietro di Renzi che lui considera un ricaricamento per fare poi tanti passi avanti, l’intenzione concordata con Carlo Calenda di lasciare al leader di Azione la creazione del partito unico del terzo polo. “Non voglio essere ingombrante, il leader è Carlo”, assicura  Matteo.

Sempre più convinto che “una sosta ai box non può che farmi bene”.

Ma anche consapevole che in questo momento il match è Schlein-Meloni, la novità sono le due donne e a lui non piace essere percepito come un deja vu, come qualcosa che appartiene più al passato che al futuro. Dunque, ha bisogno di ritrovare una nuova narrazione, di ripensarsi, di non apparire  un personaggio marginale e allora è alla ricerca di una nuova centralità e per averla deve aspettare e studiare su se stesso. “In questa fase – così dice Renzi  - saró molto più prudente nella comunicazione perché la maggioranza di centrodestra è molto solida. Questi il potere non lo mollano”. E lui non vuole girare a vuoto come i personaggetti da salotto televisivo magari del pomeriggio. 

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Il futuro

Ai suoi occhi questa è una legislatura su cui lavorare in tempi lunghi: “Non sui 100 metri ma come in una maratona”, così va ripetendo. A fine marzo era stato Calenda a far sapere del “passo indietro” del leader di Iv dal progetto politico terzopolista: “Nel nuovo partito Renzi non è negli organi, non correrà per la leadership e ha spiegato di aver fatto un passo indietro da questo attività. Non vuole avere ruoli formali direttivi, lo ha detto lui”. 

Meno tivvù ma non meno politica per Renzi comunque. Come oratore parlamentare, come se visto nei suoi match al Senato contro Meloni, funziona eccome e farà altri discorsi importanti. Lo dice lui stesso: “Per il nuovo partito unitario Azione-Italia Viva a me possono chiedere di tutto: la formazione della classe dirigente, gli interventi in Aula al Senato che sono sempre molto ascoltati e molto lavoro di base e in prospettiva. L’unica cosa che non farò è parlare quotidianamente”. La destra al governo — è il ragionamento dell’ex premier — sta lì e ci rimarrà fino a che non si esaurirà questa fase. Ma anche a sinistra, in questo momento, sono in corso i fuochi d’artificio. Fanno scena, rumore, colori ma a un certo punto si esauriranno”. 

 

L’esperto in operazioni di Palazzo, insomma, non intravede al momento crepe in cui infilarsi o uno scenario parlamentare destinato a cambiare nel giro di poco. Per cui, meglio starsene un po’ in disparte ma neanche troppo. Occupandosi più si mondo che di Italia: Ucraina, Cina, Stati Uniti... Molte conferenze internazionali  (non gratis) e nessuna ansia comunicativa  da tinello domestico. La maturità di Matteo la chiamano gli amici. Quelli veri da tempo gli consigliavano di fare così.

Ultimo aggiornamento: 16:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA