Bozza Recovery Plan da 196 miliardi. Conte: «Ora voltiamo pagina». Giù le tasse sui redditi medi

Lunedì 7 Dicembre 2020
Bozza Recovery plan da 196 miliardi. Conte: «Piano coraggioso per uscire dalla crisi»

Ammontano a 196 miliardi le risorse che, secondo la bozza del Recovery Plan visionata dall'Ansa - testo sul quale non c'è ancora il via libera del Cdm - il governo metterà per le sei macro-aree del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Alla digitalizzazione e innovazione saranno destinati 48,7 miliardi, all'area «rivoluzione verde e transizione ecologica» andranno 74,3 miliardi, al settore Infrastrutture per una mobilità sostenibile 27,7 miliardi. Il capitolo «istruzione e ricerca» può contare su 19,2 miliardi, quello sulla Parità di genere su 17,1 miliardi, secondo la bozza. L'area sanità, infine, conterà su 9 miliardi. Bellanova (Iv): «Non votiamo un testo al buio». Il commissario Ue Gentiloni sottolinea che dall'Italia non è arrivato ancora alcun piano.

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«Per uscire da questa crisi e per portare l'Italia sulla frontiera dello sviluppo europeo e mondiale occorrono un progetto chiaro, condiviso e coraggioso per il futuro del Paese, che permetta all'Italia di ripartire rimuovendo gli ostacoli che l'hanno frenata durante l'ultimo ventennio. Che Paese vorremmo tra dieci anni? Da questa domanda è partita la riflessione del Governo. Dietro al ritardo italiano ci sono problemi strutturali noti, ma mai affrontati con sufficiente determinazione. Questo è il momento di farlo». Lo scrive il premier Giuseppe Conte nella premessa della bozza del Recovery Plan.

I dettagli

Nella bozza del recovery Plan oggetto del Cdm sono specificati gli appostamenti finanziari per ognuno dei 17 cluster. Il cluster «più ricco» è quello dell' "Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici", del capitolo Rivoluzione verde, che può contare su 40,1 miliardi. Al secondo posto i progetti relativi a "Innovazione, competitività, digitalizzazione 4.0 e internazionalizzazione", del capitolo "Digitalizzazione", alla quale dovrebbero essere destinati 35,5 miliardi. È di 23,6 miliardi, invece, il pacchetto di risorse sui cui potrà contare il cluster "Alta velocità di rete e comunicazione stradale 4.0". Poco più di dieci miliardi saranno dirottati sui progetti di Potenziamento della didattico e diritto allo studio mentre nel capitolo "Sanità" 4,8 miliardi dovrebbero andare al cluster "Assistenza di prossimità e telemedicina" e 4,2 ai progetti per Innovazione, ricerca e digitalizzazione dell'assistenza sanitaria. 

Per la riforma fiscale «si ritiene che l'esigenza sia ora di concentrare le risorse disponibili per ridurre prioritariamente la pressione fiscale sui redditi medi» dopo essere intervenuti sui lavoratori con reddito fino a 40mila euro - si legge nella bozza - Ora dobbiamo intervenire a favore dei lavoratori (sia dipendenti sia autonomi) con un reddito medio, ovvero orientativamente tra 40 e 60 mila euro, perché si tratta della fascia che oggi sconta livelli di prelievo eccessivi rispetto ai redditi ottenuti». 

Italia viva: profili di incostituzionalità

Ma Italia Viva è sul piede di guerra. «Ad una prima sommaria lettura la bozza sulla governance del Recovery inviata ai Ministri stanotte appare opaca, e presenta profili di incostituzionalità. Non abbiamo alcun bisogno di strutture parallele, che esautorano Ministri, Ministeri e Parlamento, accentrando e spostando altrove il cuore del processo, decisivo per l'Italia dei prossimi 10 anni», scrive su Facebook la ministra Teresa Bellanova, capo delegazione di Iv al governo.

Ad una prima sommaria lettura la bozza sulla governance del Recovery inviata ai Ministri stanotte appare opaca, e...

Posted by Teresa Bellanova on Monday, 7 December 2020

Ultimo aggiornamento: 20:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA