Rai, ecco i programmi confermati: da Report a Chi l'ha Visto, da Cartabianca a Mezz'ora in più. La distensione dell'ad Sergio

Dopo il caso Fazio, confermata anche Annunziata. Ma il Pd sale sulle barricate. Il cda nomina il nuovo ad (con il voto decisivo del presidente). Rossi subito dg

Lunedì 15 Maggio 2023 di Mario Ajello
Rai, da Report a Chi l'ha Visto: ecco i programmi confermati dal nuovo ad Sergio

Il Raibaltone, croce della sinistra e letizia della destra, è ufficialmente cominciato. Il cda della tivvù pubblica, dopo la designazione da parte degli azionisti (il Mef) per Roberto Sergio, lo ha nominato amministratore delegato dell’azienda con decorrenza immediata.

E lui, un centrista con aderenze a destra, ma anche a sinistra, ha subito stabilito che saranno capo staff Paola Marchesini e direttore generale il meloniano Giampaolo Rossi, il quale ben conosce l’azienda, ha molto contribuito a guidarla quando era in cda e sedeva nella plancia di comando Salini. 
 

Rai, l'approvazione dei piani

Ora la stagione Fuortes, ringraziato dal cda, va anche formalmente in archivio. Per Sergio in cda hanno votato a favore Simona Agnes, Igor Di Biasio e la presidente Marinella Soldi, il cui voto in caso di parità vale doppio. Riccardo Laganà, consigliere eletto dai dipendenti Rai, e Alessandro di Majo, in quota M5s, si sono astenuti e quindi valgono come un no, mentre Francesca Bria, Pd, ha espresso voto contrario. E i dem - che pure in Rai mantengono moltissime posizioni: hanno il Tg3, RaiCultura, RaiFiction, RaiCinema, RaiRagazzi, Radio3, RaiPlay e la stragrande maggioranza dei giornalisti nelle testate e nei tiggì per non dire dell’Usigrai, già salito sulle barricate - fa fuoco e fiamme contro quella che chiamano «la nuova lottizzazione». Che in realtà è uguale alla lottizzazione di sempre. 
 

 

Basti pensare che se ora tra l’indignazione della sinistra ad andare via è stato Fabio Fazio e potrebbero arrivare Porro o Giletti al suo posto, al tempo di Renzi regnante venne fatto traslocare Floris a La7 e Ballarò la prese (con scarso successo) Giannini, e quando c’era il governo rossogiallo del Conte 2 proprio alla vigilia di Sanremo fu defenestrata Teresa De Santis e i dem misero Coletta. L’alternanza c’è sempre stata e rieccola, insomma. Più ricambi stagionali che epurazioni, verrebbe da dire, senza falsi moralismi. 
 

TATTICA
L’astensione del contiano Di Majo è tattica: diventerà un sì, se i nuovi dirigenti della Rai dopo aver assegnato a Giuseppe Carboni il probabile posto di direttore di RaiParlamento - considerata poca cosa però agli occhi stellati - daranno qualcosa di più. Ma c’è poca disponibilità a dare, anche perché al M5s la destra sul Settimo Piano ha già promesso una trasmissione per Luisella Costamagna il sabato sera su Rai2, per Simona Sala la poltrona di Radio2, e a settembre Roberto Gueli potrebbe avere la condirezione della Tgr (il direttore Casarin andrà in pensione e un altro leghista gli succederà: l’attuale condirettore Pacchetti). E comunque: «C’è mancanza di pluralismo»!», attaccano i contiani. Ma in cda le opposizioni potranno fare ben poco, perché oltre ai voti di Agnes, De Biasio e della presidente Soldi, ora ci sarà anche quello del nuovo ad Sergio e quindi 4 contro 3. In questo quadro, «ci aspettiamo che la presidente Soldi eserciti questo ruolo di garanzia», chiede per i dem il senatore Francesco Verducci.  La prima mossa di Sergio, proprio per confermare il pluralismo e tendere una mano a sinistra, è questa: l’annuncio che sono confermati Report, Cartabianca, Mezz’ora in più, oltre a Chi l’ha visto?, Fame d’amore, Linea verde e Linea verde Life, I fatti vostri e Tv talk. 
 

ACCORDONE
Quanto alle nomine, l’accordone politico sarebbe già chiuso e nel cda del 25 maggio verranno fatte.

A FdI il Tg1 con Gianmarco Chiocci, RaiNews con la conferma di Paolo Petrecca, gli Approfondimenti (ossia la guida dei talk show politici) a Paolo Corsini, il DayTime a Angelo Mellone, la Comunicazione e le relazioni esterne a Nicola Rao (si tratta di una direzione corporate alle dirette dipendenze dell’ad) e soprattutto il dg Giampaolo Rossi già in predicato diventare ad nel prossimo cda e che sarà da subito figura cruciale negli assetti e nelle strategie aziendali. Alla Lega, che già ha molto, il PrimeTime (leggi: Sanremo e altre cose pesantissime) per Marcello Ciannamea, la conferma alla TgR con Casarin-Pacchetti, il giornale radio a Pionati e Isoradio dove resterebbe Angela Mariella (se va via potrebbero arrivare o Maria Antonietta Spadorcia o Grazia Graziadei). Forza Italia avrà Preziosi al Tg2 (al posto di Rao) e Volpi (favorito) a RaiSport. E ancora: a RaiSanMarino in arrivo Andrea Vianello, mentre Monica Maggioni al posto del Tg1 avrà la direzione dell’Offerta informativa più un programma il lunedì in seconda serata.

Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 06:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA