Nomine Rai, verso una nuova fumata nera.
I nuovo vertici: gli scenari
Il dossier tg, infatti, è strettamente legato a quello dei nuovi vertici di viale Mazzini. Giorgia Meloni è decisa a riequilibrare l'assetto della tv pubblica, dopo la scelta del resto del centrodestra, contestata dal suo partito, di lasciare fuori dal cda Giampaolo Rossi. Questo il nome che si fa per la successione di Fuortes o per un ruolo da direttore generale, un'alternativa che dovrebbe avere però l'assenso dell'ad. Per far sì che Rossi possa entrare in campo prima del 2024, quando scade l'attuale cda, e rimanere poi al vertice fino alla fine della legislatura, occorrerebbe una modifica della normativa sul tetto dei due mandati, non di facile realizzazione. Ecco dunque che emergono già i nomi di altri possibili successori come Marcello Ciannamea e Roberto Sergio. Fatto sta che Fuortes non intende certo farsi da parte e, anche se impazzano le ipotesi di possibili incarichi alla guida di prestigiosi teatri, continua nella sua azione con l'orizzonte del mandato triennale.
Così, al Cda di oggi in agenda ci sono solo, oltre all'approvazione della contabilità separata dell'esercizio 2021, anche aggiornamenti sulla vicenda Rai Way, sul piano industriale e sul contratto di servizio.