Rai, da Giorgino a Pionati: a Saxa Rubra torna la Balena Bianca. L’esercito di ex Dc guidato da Sergio

Nelle posizioni chiave della tivù di Stato molti nomi che vengono dalla tradizione democristiana

Lunedì 5 Giugno 2023 di Mario Ajello
Rai, da Giorgino a Pionati: a Saxa Rubra torna la Balena Bianca. L’esercito di ex Dc guidato da Sergio

Gustose le scene a Saxa Rubra, e in altre sedi Rai, in cui si vede il tipico sinistrese da tivvù pubblica modello Usigrai che si lagna: «È arrivata l’onda nera e io come mi salvo?».

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A Saxa Rubra torna la Balena Bianca

C’è chi chiede protezioni a destra e a manca e perfino all’aldilà, per cui giorni fa è capitato che qualcuno si sia rivolto così a Padre Georg (senza calcolare che anche lui è in grosse difficoltà in Vaticano) dicendogli: «Oddio, sono arrivati i fascisti alla Rai...».

E lui: «Fascisti? Esistono ancora i fascisti?». Semmai sembrano tornati, ma non se ne sono mai andati, i democristi. Sguazza la Balena Bianca nel mare magnum lo della Rai, se si pensa che il capo azienda è uno che più democristiano non si può immaginare: Roberto Sergio, simbolo di continuità, personaggio che - come i veri Dc - è amico di tutti e trasversalmente stimato. 


Non veniva certo trattato da epuratore, infatti, l’ad di Viale Mazzini, l’altra sera alla festa del 2 giugno nei giardini al Quirinale, da divi e comparse Rai che anzi motteggiavano con lui e - vedi Sigfrido Ranucci, di Report che continuerà ad esserci come sempre, magari non il lunedì ma la domenica sera come da antica tradizione - non parevano affatto spaventati dal personaggio. Ben conosciuto da tutti. Così come gli altri non sono marziani (e neppure marxisti) ma democristi. La lista, da Balena Bianca, dei nuovi potenti della tivvù, che appunto vengono da lontano (in certi casi anche dalla vecchia fiamma tricolore, ma questo è un altro discorso), sembra tratta dall’album di famiglia dell’eterna Italia scudocrociata. L’odore che trasuda è quello, odor di biancofiore, e perciò - a dispetto di tanti clamori - non c’è affatto il fuggi fuggi di quelli di sinistra dalla Rai che cambia ma chissà se davvero e quanto. 


LE ORIGINI
Sane origini democristiane del Sud quelle di Francesco Giorgino, al quale andrà probabilmente l’approfondimento del lunedì in seconda serata, spazio prestigioso originariamente destinato a Monica Maggioni data ormai quasi certamente al posto di Lucia Annunziata la domenica all’ora di pranzo su Rai3. E che cosa dire di Francesco Pionati? Centrista doc, democristiano e demitiano, ex senatore dell’Udc: a guidare il Gr è lui e Piazza del Gesù, se ancora ci fosse il quartier generale scudocrociato sarebbe in festa, anzi una Festa dell’Amicizia - il contraltare storico delle feste dell’Unità - verrebbe da resuscitare in onore di Pionati issato sul microfono radiofonico più importante che ci sia in Italia. Basta così? Ma figuriamoci. La Balena Bianca si espande a macchia d’olio (santo). 


Infatti il responsabile di Rai Vaticano chi è? E’ Stefano Ziantoni, che era vice in questa casella cruciale, ed è stato legatissimo a Gianni Pasquarelli, mitico e indimenticato direttore generale forlaniano della Rai d’antan. 
Claudio Lippi (che sta per avere una trasmissione sua), Giancarlo Magalli (prezzemolino della Rai), Mara Venier (inamovibile e super apprezzata dai nuovi di Viale Mazzini), al di là delle loro intime e personalissime simpatie politiche, rappresentano quel moderatismo da Italia centrista e nazional-popolare a cui oggi non si vuole minimamente rinunciare. Ma eccoci ad Antonio Preziosi, neo direttore del Tg2, di cui si dice: quota Forza Italia, berlusconiano, molto stimato da Gianni Letta. Verissimo. Ma prima di tutto questo, naturaliter democristiano. Nomi meno altisonanti ma rilevanti. Quello di Marco Zela. È il direttore delle Relazioni esterne Rai, all’interno della Comunicazione che ha in Nicola Rao (notoriamente non un Dc) il suo massimo vertice. E ancora: chi non conosce Fabrizio Ferragni? È l’incarnazione di quella sapiente mitezza Dc che molto ha fatto la tivvù e l’Italia. Ed è direttore di Rai Italia, quella che si rivolge ai nostri connazionali sparsi nel mondo. Marco Frittella, volto storico del giornalismo televisivo da 40 anni, è da marzo direttore di Rai Libri e lì ottimamente resterà. Mentre Andrea Covotta, ex demitiano come Pionati e come tanti altri, dirige Rai Quirinale.
La storia passa, ma la Balena Bianca resta. Forse perché il piccolo schermo l’ha inventato lei.
 

Ultimo aggiornamento: 15:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA