Prostituzione, multe e carcere per i clienti: l'Italia è pronta per il modello nordico?

Alessandra Maiorino, senatrice M5s, ha presentato il disegno di legge 2537 sulla prostituzione di cui è la prima firmataria

Venerdì 17 Giugno 2022
Prostituzione, multe e carcere per i clienti: l'Italia è pronta per il modello nordico?

Alessandra Maiorino, senatrice M5s, ha presentato il disegno di legge 2537 sulla prostituzione di cui è la prima firmataria. «Il nostro testo di legge è ispirato soprattutto alle normative svedesi e francesi e si fonda su tre pilastri fondamentali: il primo è disicentivare la domanda attraverso la sanzione del compratore», ha detto Maiorino durante il convegno in corso a Palazzo Giustiniani. 

«Lo facciamo - ha proseguito la senatrice - in maniera graduale passando da una sanzione amministrativa pecuniaria, all'ammonimento del questore in caso di recidiva, fino alla sanzione penale.

L'altro pilasto è l'informazione, la sensibilizzazione e il terzo pilasto è quello del supporto legale, sanitario, psicologico e di inserimento lavorativo di chi vuole uscire dalla prostituzione attaverso il finanziamento di un fondo apposito» internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne»Tra le personalità presenti nella Sala Zuccari anche l'ex sindaca di Roma Virginia Raggi che Maiorino ha definito «la pioniera del disvelamento della cruda realtà della prostituzione e promotrice del primo grande convegno che si tenne in Campidoglio il 25 novembre 2018, non a caso in occasione della giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne».

Bonetti: tema che necessita confronto

«La prostituzione ci pone di fronte ad un tema delicato che necessita di una riflessione e un confronto attento» Lo afferma la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti in un messaggio inviato al convegno «Prostituzione, l'Italia è pronta per il modello nordico? Confronto tra modelli legislativi in Ue e presentazione del progetto di rafforzamento della legge Merlin» «La prostituzione - ha aggiunto - ha a che fare con la libertà personale, con la salute ed il destino delle donne. Lo sfruttamento e la tratta delle persone sono intollerabili ed è fondamentale interrogarsi sui provvedimenti utili al contrasto del fenomeno. Si guarda al cosiddetto modello nordico sull'espereinza di Paesi come la Norvegia e la Svezia dove si è scelto di punire la domanda e non l'offerta. Abbiamo bisogno più che mai - ha proseguito Bonetti nel messaggio - di lavorare per una cultura rispettosa del valore e della dignità della persona, capace di riconoscere tutte le condizioni di disagio sociale che spesso portano le ragazze sulla strada e rispondervi con adeguadezza. Lavoriamo sull'educazione e sull'informazione accompagnando soprattutto i nostri giovani a comprendere il valore del proprio corpo e della relazione con l'altro e il rispetto della dignità della persona. Sosteniamo le donne che vogliono uscire dal percorso della prostituzione con misure economiche adatte allo scopo». 

Dadone: cliente è la grande parte del problema 

«Sia chiaro il cliente è grandissima parte del problema della prostituzione e questa legge lo sanziona al pari dello sfruttatore perchè alimenta il mercato. E forse questo è un punto di vista difficile da comprendere per chi non conosce appieno il fenomeno. Sarà difficile da comunicare, ma credo che i tempi siano maturi perchè la fase post covid ci spinge a riflettere maggiormente su quel passo in avanti che dobbiamo fare in tema di diritti». Lo ha detto la ministra per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone intervenendo al Convegno sulla prostituzione in cui è stato presentata il disegno di legge M5S che punisce il cliente. «La prostituzione - ha detto Dadone - è un tema delicato, importante e complesso e pieno di ombre. È un fenomeno che riguarda la dignità delle donne. E sono contenta che oggi si arrivi a discutere con grande forza da un'aula del Senato il tema basandosi su una istruttoria approfondita. Credo che l'approccio nordico sia il migliore in assoluto per riuscire a contrastare questo fenomeno, che è uno dei più biechi che riguarda la donna. Si guarda troppo poco alle vittime di un fenomeno che si interseca con la tratta delle donne».

Per Dadone «il secondo pilastro di questa proposta importantissima, che sottoscrivo pienamente ,è far conoscere ai più giovani i dati in maniera efficace» ed ha sottolineato che dopo il covid facendo volontariatosi è resa conto che «tutto il mercato si è trasferito in indoor.e poche ragazze sono rimaste in strada». Ed è per questo, ha spiegato, che i 'modelli devono riuscire ad adeguarsi in termini di tutela delle donne, a maggior ragione oggi che sono più difficili da individuare ed intercettare«. Il ministro per le Politiche Giovanili ha poi aggiunto: »Se tutelare la donna e la dignità della donna in particolare in questo frangente possa dare la sponda per farci definire bigotte lo faremo senza ombra di problemi ed anzi dovremo spingere gli altri a pensare che i fruitori dei cosiddetti servizi di queste ragazze sono gran parte del problema e devono e meritano di essere sanzionati«.

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 11:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA