Prescrizione e Regionali, lo scontro Pd-Iv minaccia il governo. Renzi: «Conte dura? Vediamo»

Mercoledì 15 Gennaio 2020
Prescrizione, la maggioranza si spacca: ok a soppressione ddl Costa. Iv vota con Fi

Il giorno dello scontro più duro tra Pd e Italia Viva dalla scissione di Matteo Renzi, si consuma tra giustizia ed elezioni regionali, proiettando ombre perfino sulla tenuta della maggioranza e del governo. Dem e Iv si dividono su prescrizione e candidati da appoggiare in Puglia e in altre regioni, tra accuse, rispettivamente, di aiutare Matteo Salvini e di essersi ormai omologati al M5S.

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Una tensione che covava da settimane e che esplode prima di tutto in Commissione Giustizia alla Camera. La maggioranza boccia la proposta di legge di Enrico Costa (Forza Italia) che stravolgerebbe la riforma Bonafede per lo stop alla prescrizione dopo il primo grado, ma Italia Viva, in nome del garantismo, vota con il centrodestra, come annunciato da tempo. M5s, Pd e Leu la spuntano 23 a 22 grazie al voto inusuale della presidente della Commissione, la cinquestelle Francesca Businarolo. Subito si scatena la polemica tra gli ex compagni di partito.

«Il Pd ha deciso di recedere su principi come quelli del diritto e del giusto processo - afferma Lucia Annibali (Iv) - per andare a rimorchio del M5S anche sulla giustizia». «Siamo rimasti fedeli alla legge Orlando, non è possibile che ci sia un processo senza fine», spiega in serata Renzi, evocando colui che fu suo ministro della Giustizia, ora vicesegretario dem. «Noi pensiamo che si possano evitare regali a Salvini e alla Meloni - commenta Orlando - e al contempo difendere le garanzie costituzionali».

«Iv ha tenuto in Commissione un atteggiamento ambiguo - dice Walter Verini (Pd) -. Siamo andati a rimorchio della coerenza e del fatto che per la prima volta c'è l'occasione in questo Parlamento di discutere e di arrivare a tempi certi dei processi. Noi non voteremo mai con Salvini». Lo scontro non si limita alla giustizia. In un'intervista, Renzi parla della durata del governo e avverte, «questo lo vediamo dopo la verifica».

Ore dopo in tv affonda: «Il nuovo Pd si sta spostando su una linea di maggiore contiguità con i grillini. Una grande alleanza da D'Alema a Toninelli? Mi sento male solo a pensarci». Il tema lo pone crudo Michele Bordo, vice capogruppo Pd alla Camera: «Se Italia Viva, dopo aver votato con Salvini e il resto delle destre e dopo aver rotto l'alleanza di centrosinistra in Puglia, vuole continuare ad aiutare le opposizioni, mettendo a rischio la tenuta del governo, lo dica chiaramente». E in vista delle regionali Ettore Rosato di Iv incontra Carlo Calenda, leader di Azione, e decidono di cercare un candidato comune in Puglia - dove non piace Michele Emiliano sostenuto dal Pd - e in altre regioni. I dem non la prendono affatto bene.

«L'atteggiamento di Italia Viva in Calabria e in Puglia rischia di essere un regalo alla destra di Salvini e al sovranismo», dichiara Nicola Oddati della segreteria Pd, invitando «gli amici di Iv a ripensarci e a scegliere con nettezza il campo politico dove stare». «Se fossi calabrese voterei Callipo», concede Renzi, che però tiene aperto un nuovo fronte con il Pd: Autostrade. «Chi vuole la revoca della concessione deve avere le carte in regola - dice il senatore -, sennò costringe i nostri figli e nipoti a pagare decine di miliardi».

Proprio ora che il Pd sembra orientato a sposare la linea M5S anti-Benetton.

Intanto sul tavolo di Nicola Zingaretti - dopo la due giorni in abbazia che ha prodotto 5 proposte per il governo, ma anche un clima pre-congressuale tra correnti - arrivano le parole di Romano Prodi. «Bisogna tornare al rapporto con la gente - dice il Professore - e finirla con il partito che diventa un club a uso esclusivo di 10 persone che si parlano ed eleggono a vicenda». Ambienti vicini all'ex premier spiegano poi che non parlava del segretario dem, di cui anzi Prodi apprezza lo sforzo di aprire il partito a nuove energie. E il cofondatore dell'Ulivo elogia le Sardine. «Dicono che le ho inventate io? Mi sarebbe piaciuto».

Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio, 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA