Pesca, ecco dove è consentita: sì nelle zone rosse ma solo nel proprio Comune

Martedì 10 Novembre 2020 di Laura Mattioli
Pesca, ecco dove è consentita: sì nelle zone rosse ma solo nel proprio Comune

Pesca sì, pesca no. Se già prima era complicato districarsi tra le varie interpretazioni di sport amatoriale o dilettantistico, da contatto o in solitaria, a complicare ancora di più il quadro sono arrivate le zone di diverso colore. Dunque ciò che è permesso in una regione potrebbe essere vietato in un'altra. Per  chi pratica la pesca sportiva o amatoriale, cosa prevede dunque l'ultimo dpcm emanato per contrastare l’emergenza covid19

Il dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio ha dovuto chiarire proprio con una faq pubblicata sul sito, tutti i dubbi degli amanti della pesca sottolineando che nel  dpcm si dice chiaramente che  «è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale».

«La pesca di superficie, sia sotto forma di attività amatoriale che di allenamento, potrà  dunque continuare ad essere praticata, in quanto attività che si svolge in forma individuale e all'aperto - ha spiegato l'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Fabio Rolfi - fermo restando il rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento». 

Sempre sul sito del dipartimento si ricorda però che «nelle regioni identificate a massima gravità (cosiddette rosse), non è previsto lo spostamento da un Comune a un altro se non per comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità». Dunque nelle zone rosse sarò possibile pescare solamente all'interno del proprio Comune di residenza

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«Una interpretazione di buonsenso - ha aggiunto l'assessore Rolfi -  che conferma le nostre ragioni, visto che la pesca può essere praticata in totale sicurezza».

E per la caccia? «Al momento non è chiaro. Stiamo aspettando dal ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova, alla quale ho scritto proprio questa mattina sul tema, una interpretazione univoca e chiara anche sulla pratica dell'attività venatoria, anch'essa a nostro avviso compatibile con le disposizioni del Dpcm in quanto qualificabile come attività motoria - . Inoltre, la caccia è fondamentale per prevenire una proliferazione incontrollata della fauna selvatica, partendo dal cinghiale. Una visione ideologica e restrittiva in questo caso rischia di vanificare il lavoro svolto ed arrecare danni». 

 

Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 15:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA