Pd, Schlein proclamata segretaria: «È una nuova primavera». Fisco, autonomia e migranti: le sfide

Nel giorno della proclamazione appare già chiaro che la sua sarà un'opposizione durissima all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni

Domenica 12 Marzo 2023 di Francesco Malfetano
Pd, Schlein proclamata segretaria: «È una nuova primavera». Riforma fiscale, autonomia e migranti: le sfide

«Siamo qui, più vivi, forti, uniti e stiamo arrivando. Sarà questa una nuova primavera». Parte sul serio in una domenica di primavera, inattesa a Roma, il nuovo corso del Pd a guida Elly Schlein. E lo fa da un'affollatissima assemblea alla Nuvola di Fuksas, dov'è stata proclamata segretaria tra una standing ovation e l'abbraccio con lo "sfidante" Stefano Bonaccini, che diventa presidente dei dem. Definiti anche gli altri ruoli chiave e, soprattutto, le linee programamtiche lungo le quali si muoverà il Partito. Innanzitutto - è questa la prima collocazione del suo Pd - il lavoro e i lavoratori. «Siamo al fianco dell'Italia che fatica» dice Schlein. Quindi le battaglie prioritarie, a cui chiama anche le altre opposizioni su cui «è la nostra responsabilità» esplorare la possibilità di collaborare: salario minimo e difesa della sanità pubblica. In altri termini sarà un'opposizione durissima all'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. «Sulla riforma fiscale dobbiamo lavorare molto - anticipa - faremo muro, perché aumenta le diseguaglianze, invece noi siamo per la progressività. Difenderemo opzione donna per estenderla». E poi il ruolo dem affianco a chi è in difficoltà, ai migranti e al Mezzogiorno.

Quindi "no" all'autonomia differenziata del governo e "no" alle politiche securitarie nel Mediterraneo. «Abbiamo toccato con mano l'inumanità delle scelte di chi oggi governa il Paese», rimarca Schlein chiedendo chiarezza sulla tragedia, l'abolizione della Bossi-Fini e lo stop al finanziamento della guardia costiera libica. Poi ancora, centrali, i diritti e l'ambiente. «La sinistra non può che essere ecologista, femminista, inclusiva e di governo» spiega la segretaria, rivendicando la volontà di rimettere «al centro il diritto alla casa e all'abitare, più sostegno per l'affitto, per le case popolari, tenere insieme questione climatica e sociale».

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Il nuovo approccio di Schlein

A cambiare però non sarà solo l'approccio verso il mondo fuori dal Nazareno. «Dobbiamo avere cura della comunità e tenerla unita. Dobbiamo riconoscerci negli occhi gli uni degli altri - arringa la segretaria - Dobbiamo porre fine finalmente a conflittualità che sottraggono energie preziose a costruire l'alternativa alle destre che sono le peggiori d'Europa». E ancora: «Da oggi chi ha votato chi non conta niente, lo dico seriamente. Sarò la segretaria di tutte e di tutti, questo è l'impegno che mi prendo, anche di chi non mi ha sostenuto». Un affondo che è solo l'anticipazione di quello che forse era il momento più atteso del discorso, ovvero la parte relativa ai capi bastone: «Abbiamo un male da estirpare dento di noi, non voglio mai più vedere stranezze o cose irregolari sui tesseramenti, capi bastone e caccicchi vari. Su questo dovremo lavorare tanto insieme, è la più grande sfida da affrontare insieme, ne va della credibilità del Pd, una cosa su cui non sono disposta a cedere di un millimetro».

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Ultimo aggiornamento: 21:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA