Papa Leone XIV, il messaggio di Mattarella e Meloni: «Una nuova speranza»

La premier e il capo dello Stato hanno assistito insieme all’annuncio da San Pietro. Il messaggio dal Quirinale: «La Repubblica si impegna per la convivenza tra i popoli»

venerdì 9 maggio 2025 di Ileana Sciarra
Sister Raffaella Petrini attend the Fifth Novendali Mass in memory of Pope Francis in Saint Peter's Basilica, Vatican City, 30 April 2025. ANSA/FABIO FRUSTACI

Pace. È tra le prime parole pronunciate da Papa Robert Francis Prevost dalla loggia di San Pietro, appena eletto pontefice dai 133 cardinali che hanno scelto - al secondo giorno di Conclave - il successore di Bergoglio, il nuovo vescovo di Roma. Ed è il termine che rimbalza nelle lettere e nelle note con cui la politica romana saluta il primo Papa statunitense. «In questo momento storico, in cui tanta parte del mondo è sconvolta da conflitti inumani dove sono soprattutto gli innocenti a soffrire le conseguenze più dure di tanta barbarie, desidero assicurarLe - scrive il Presidente Sergio Mattarella - l'impegno della Repubblica italiana a perseguire sempre più solidi rapporti con la Santa Sede per continuare a promuovere una visione del mondo e della convivenza tra i popoli fondata sulla pace, sulla garanzia dei diritti inviolabili e della dignità e la libertà per tutte le persone. Quella pace che Vostra Santità ha evocato con forza nel Suo primo messaggio dalla loggia di San Pietro e che è la speranza dell'umanità intera». Anche Giorgia Meloni richiama, in una missiva indirizzata al pontefice, la «pace di cui il mondo ha disperato bisogno e che Lei, dalla Loggia delle Benedizioni, ha invocato più volte, richiamando l’incessante e instancabile azione portata avanti dal compianto Papa Francesco». Ironia della sorte, il Capo dello Stato e la premier erano insieme, a parlare anche di guerra, quando è arrivata la fumata che annunciava la scelta del successore di Bergoglio.

LA TV AL QUIRINALE

La fumata bianca, l'ovazione in piazza San Pietro, i fedeli commossi, la campane a festa. Il Presidente e la premier assistono uno di fianco all’altro, con i ministri riuniti al Quirinale per il Consiglio Supremo della Difesa, a un momento destinato a fare la storia. Una tv viene portata nella stanza in cui il Capo dello Stato ha riunito la presidente del Consiglio e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il titolare del Viminale Matteo Piantedosi, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il titolare di via XX settembre Giancarlo Giorgetti, quello del Mimit Adolfo Urso e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Il fumo del comignolo della Cappella Sistina anticipa l'Habemus Papam pronunciato un'ora più avanti, alle 19.13. Mattarella, Meloni e i ministri si spostano in una sala dotata di un televisore più grande per assistere, emozionati, all'annuncio del cardinale protodiacono sulla scelta di quello che il mondo conoscerà come Leone XIV.

UN MESSAGGIO DI SPERANZA

Intanto il resto della politica saluta il pontefice, con uno sguardo rivolto alla pace e improntato alla speranza. «Sono certo - dice il presidente del Senato Ignazio La Russa - che il suo Alto Magistero potrà guidare ed ispirare non solo le comunità cristiane ovunque nel mondo, ma tutti i popoli e le Nazioni secondo principi di pace, speranza e solidarietà, ancor più necessari nel difficile momento che l'umanità sta attraversando". Il presidente della Camera Lorenzo Fontana rimarca la gioia «resa ancor più profonda dalla scelta di un Pontefice missionario che ha coltivato il dialogo tra i popoli», mentre il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, dichiara di essere «emozionato e commosso» dalle parole dei Papa, per una «pace disarmata e disarmante». Anche Giuseppe Conte evoca le stesse parole di Leone XIV, «parole, chiare, coraggiose» che «irrompono con grande forza nei nostri cuori, nelle nostre menti, nel linguaggio del nostro tempo dominato sempre più da tristi parole: armi, guerra, morte». La leader del Pd Elly Schlein rivolge «l'invito accorato a costruire ponti attraverso il dialogo e l'incontro». «Come cattolico - scrive Matteo Renzi - prego per la sua missione pastorale. Come politico, auguro buon lavoro. Come cittadino del mondo, spero che riesca a portare pace e giustizia». Per il verde Angelo Bonelli le «parole di Leone sulla pace e sulla costruzione di ponti rappresentano un segno importante di continuità con la strada tracciata da Papa Francesco, in un mondo in cui si costruiscono muri e fili spinati». Da Maria Stella Gelmini, di Noi Moderati, «l’auspicio che la sua azione possa farci superare questo periodo storico così difficile e avvicinare sempre più persone alla fede».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimo aggiornamento: 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA