La cabina di regia non è stata ancora convocata, ma presumibilmente la riunione con Mario Draghi si terrà venerdì. L’appuntamento, al quale partecipano i rappresentanti delle forze di maggioranza, sarà utile per capire sino a che punto potranno spingersi le riaperture.
Una volta valutato il trend che potrebbe esserci nelle prossime settimane, si deciderà cosa e come riaprire.
Al Comitato tecnico scientifico è stato affidato il compito di redigere dei protocolli che potrebbero permettere non solo a bar e ristoranti di riaprire ma anche a cinema, teatri e palestre. Ieri il ministro della Cultura Dario Franceschini ha avuto un lungo colloquio con Franco Locatelli, coordinatore del Cts e con il portavoce Silvio Brusaferro.
Riaperture: bar, ristoranti, palestre, cinema. Ecco le possibili date e le nuove regole
È probabile si inizi dai musei dove potrebbero essere permesse delle visite a percorso, contingentate nel numero e a tempo. Per teatri e cinema si potrebbe andare oltre le previsioni della zona gialla e permettere delle riaperture con una capienza non più del 25% ma del 50%. In questo modo si passerà da un limite massimo di duecento paganti a 400 per i teatri al chiuso e da 400 a mille per gli spettacoli nelle arene o all’aperto.
Troppo complicata e costoso il meccanismo dei tamponi mentre il certificato vaccinale, per chi ha fatto tutte e due le dosi, è utile ma non sottrae dagli obblighi consueti (mascherina, distanziamento).
Si ragiona anche su palestre e piscine ma per ora non c’è ancora nulla di preciso se non che verranno permesse le lezioni individuali.