Migranti, arriva la stretta sulle Ong: stop a salvataggi multipli e navi ferme in mare. Cosa prevederà il nuovo decreto sicurezza

Mercoledì 28 Dicembre 2022 di Andrea Bulleri
Regole più stringenti per le organizzazioni che effettuano salvataggi in mare: previste sanzioni fino alla confisca della nave

Un nuovo codice di condotta per le Ong che effettuano attività di soccorso nel Mediterraneo, che preveda sanzioni  e norme di comportamento più stringenti per le organizzazioni di salvataggio. È uno dei punti principali del nuovo decreto sicurezza a cui sta lavorando il governo: il provvedimento dovrebbe ricevere il via libera dal consiglio dei ministri convocato per questo pomeriggio.

Mentre potrebbero essere rimandati a una data successiva gli annunciati interventi per il contrasto alle baby gang, così come le nuove misure di prevenzione per contrastare i femmincidi e i fenomeni di violenza sulle donne. 

Le misure

A poche ore dall'inizio del cdm infatti, la bozza di decreto era ancora aperta. Quel che invece appare scontato, è che il testo che verrà adottato dal governo opererà una stretta per regolamentare le Ong, come annunciato nei giorni scorsi dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. È stato proprio il Viminale a elaborare il pacchetto di norme che le organizzazioni non governative dovranno rispettare per continuare a operare, pena sanzioni più severe (fino al sequestro o alla confisca dell'imbarcazione). «Quello che noi vorremmo stabilire - spiega il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani - è un sistema di regole e di sanzioni che adesso mancano. L'Italia non può essere il terminale di tutta l'immigrazione che arriva dal Nord Africa: non può farlo e non è giusto che lo faccia. E le Ong - ribadisce - non possono agire in maniera indiscriminata e senza regole». 

Quelli che dovrebbero essere i punti principali del testo, che verrà reso noto al termine del cdm, sono già stati anticipati. Tra le novità introdotte dal decreto, ad esempio, si prevede che le organizzazioni umanitarie possano completare un'unica operazione di salvataggio, prima di dover tornare in porto. In altre parole, stop ai salvataggi multipli e alle navi ferme per giorni in mare nell'attesa dell'assegnazione di uno sbarco. Per rendere effettiva questa disposizione sarebbero anche vietati i trasbordi tra un'imbarcazione e l'altra.

Le sanzioni

Ai migranti a bordo dovrà poi essere chiesto se intendano presentare domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a farsene carico. Non solo: ci sarà una maggiore "diversificazione" dei porti di sbarco, per alleggerire gli scali marittimi delle Regioni del Sud come Sicilia e Calabria. Infine, novità anche sul fronte delle sanzioni: saranno soltanto di tipo amministrativo, anziché penale come avviene oggi (per rendere più spedita l'applicazione delle pene).  Oltre alle multe per chi non rispetta le regole, il decreto conterrà la possibilità di effettuare il  fermo amministrativo della nave, nonché, nei casi più gravi, il sequestro e la confisca dell’imbarcazione.

Ultimo aggiornamento: 19:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA