Obbligo vaccinale, Salvini: «Estenderlo a tutti? Non saremo mai d'accordo. Fedeli a Draghi ma non trattiamo»

Domenica 5 Settembre 2021
Obbligo vaccinale, Salvini: «Estenderlo a tutti? Non saremo mai d'accordo. Fedeli a Draghi ma non trattiamo»

«Su un obbligo vaccinale tout court per tutti gli italiani non siamo d'accordo». Lo ha ribadito il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio. «L'obbligo allontana. Abbiamo chiarito la posizione della Lega e già abbiamo fatto fare dei passi in avanti alla maggioranza di governo: sono stati riconosciuti i tamponi salivari, è stata estesa a un anno la validità del green pass e si esclude l'obbligo». «Io mi sono vaccinato e confido di aver fatto qualcosa di utile per la salute mia e degli altri ma non ho il diritto imporre la mia scelta a qualcun'altro» ha aggiunto.

Sull'ipotesi della fiducia sull'obbligo vaccinale, «non commento i se e i ma e i forse - ha risposto ai giornalisti - quindi di settimana in settimana vedremo. Quel che è certo è che la Lega resta al governo per vigilare e cercare di rendere questo paese libero, efficiente e anche ricco». 

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L'appoggio a Draghi 

«Se Draghi si volesse candidare noi lo appoggeremmo. Io me lo auguro, poi non so cosa faranno i Cinquestelle, non so se Draghi vuole candidarsi alla presidenza della Repubblica, io non lo tiro per la giacchetta. La Lega è leale al governo ma alcuni punti per noi non sono in discussione, non sono trattabili». Tra i no assoluti il ritorno alla legge Fornero, l'istituzione della patrimoniale e della tassa di successione. «Con Draghi - ha aggiunto - ci sentiamo più volte a settimana e ci calibriamo, abbiamo sempre trovato la sintesi.Quello che è certo è che la Lega in questo governo ci rimane, perché io di lasciare l'Italia a Pd e Cinquestelle per avere un paese ricco di tasse, di sbarchi e di problemi non lo voglio. Un governo senza Lega significherebbe avere all'ordine del giorno lo Ius soli, la legge elettorale proporzionale, il ddl Zan e altre amenità. La Lega rimane a vigilare per cercare di rendere questo Paese libero, moderno, efficiente e anche ricco».

La Ue

E sulla Ue «serve una difesa comune europea»: su questo il segretario della Lega Matteo Salvini è «assolutamente d'accordo» con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con Silvio Berlusconi, che «avrebbe tutte le qualità» per diventare il nuovo Capo dello Stato a partire dai suoi «rapporti internazionali». «La fuga vergognosa dall'Afghanistan - ha detto a margine del Forum Ambrosetti - impone una presa di coscienza che sarebbe utile e necessaria più che mai una difesa e una politica estera comune».

 

Ultimo aggiornamento: 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA