Conte lancia il nuovo statuto M5S: «Non accetteremo soglie di impunità. Il Reddito va migliorato»

Sabato 17 Luglio 2021
Conte lancia il nuovo statuto M5S con un video sui social

Un nuovo statuto per il nuovo corso del Movimento 5 stelle. Giuseppe Conte ha trasmesso un video sul suo profilo social per illustrare le prossime mosse politiche e il documento che governerà d'ora in poi la vita del partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Conte lo chiama «il progetto di rinnovamento del Movimento 5 stelle».

Abbronzato, microfonato, camicia bianca, libreria sullo sfondo: così si presenta il presidente in pectore del M5S. 

Conte, pronto il nuovo statuto M5S

 

«Il M5s riparte con nuovo slancio. Sono stati mesi difficili, abbiamo superato momenti di stanchezza. Possiamo ripartire con il vento delle battaglie che verranno. A partire da oggi potete leggere lo statuto, dopo 15 giorni ci sarà la votazione. Un nuovo corso», ha detto Giuseppe Conte in una diretta Facebook«Anche il Movimento è cambiato nel tempo ma mantenendo il suo tratto distintivo cioè mettere al centro sempre e soltanto gli interesse di voi cittadini», ha proseguito Conte. 

«Siamo quelli della legge spazzacorrotti», del «superbonus» e del «reddito di cittadinanza, che qualcuno vorrebbe smantellare per interessi di bottega. Piuttosto rinnoviamolo nella parte delle politiche attive», ha aggiunto. 

Altolà sulla giustizia

«Vogliamo processi veloci ma non accetteremo mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati, non accetteremo mai che il processo penale per il crollo del ponte Morandi possa rischiare l'estinzione», ha sottolineato Giuseppe Conte nel video pubblicato su Facebook. 

L'incontro con Draghi 

Conte parlerà con il premier Mario Draghi lunedì alle ore 11. Prima, però, l'ex premier incasserà finalmente il lancio della votazione sul nuovo Statuto.

Per l' «incoronazione» Conte dovrà attendere agosto anche se nei prossimi giorni sarà probabilmente chiamato a riunire i gruppi. La prima grana per Conte? Sicuramente il nodo giustizia: la riforma Cartabia sta spaccando i Cinquestelle. Durante il videomessaggio Conte dice: «Vogliamo processi veloci ma non accetteremo mai che vengano introdotte soglie di impunità e venga negata giustizia alle vittime dei reati, non accetteremo mai che il processo penale per il crollo del ponte Morandi possa rischiare l'estinzione». 

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Il nuovo statuto

Il voto sul nuovo Statuto sarà lanciato a breve, poi si dovranno aspettare 15 giorni per le osservazioni. Si voterà su Skyvote piattaforma che sarà inaugurato il 21 luglio con la scelta del candidato sindaco per Torino. Conte vuole stringere sul delicato risiko dell'organigramma. I tre vicepresidenti dovranno rispecchiare, in qualche modo, le anime del Movimento: di certo vi figurerà un «big» vicino all'ex premier ma un posto sarà anche riservato ad una donna. Ed in pole, in queste ore, sembrano esserci Lucia Azzolina, Paola Taverna ma anche Virginia Raggi (Appendino, invece, è sospesa). Il Consiglio Nazionale sarà folto, sembra di 20 membri: vi entraranno rappresentanti dei parlamentari ma anche degli eurodeputati, dei consiglieri locali e degli attivisti. E poi c'è il Comitato di Garanzia, di fatto «appannaggio» di Grillo. L'ex comico vorrebbe Luigi Di Maio (che però chiaramente può correre anche per la vicepresidenza) tra i membri. Una cosa è sicura: a molti dei 7 saggi sarà assicurato un ruolo di garanzia sulll'equilibrio tra il presidente del Movimento (Conte) e il custode dei valori (Grillo).

Presidente - La figura del presidente del M5S che sta per assumere formalmente Conte è molto simile a quella di un tradizionale segretario di partito. È l' «unico titolare dell'indirizzo politico e dirige la comunicazione». Potrà essere eleggibile solo per due mandati consecutivi e può essere sfiduciato con delibera assunta all’unanimità dai componenti del Comitato di Garanzia e/o dal Garante, ratificata da una consultazione in rete degli Iscritti. «Nello statuto troverete quelle che considero le basi per rilanciare la nostra azione comune: la piena agibilità politica del presidente del Movimento e la chiara separazione tra ruoli di garanzia e quelli di indirizzo politico», spiega Giuseppe Conte nel videomessaggio postato su Facebook. «Gli iscritti - prosegue - avranno un ruolo sempre più centrale, questo nuovo corso partirà dai gruppi territoriali e dai forum tematici»

Garante - Il garante, Beppe Grillo, non solo ha il potere di sfiduciare il presidente del Movimento 5 stelle ma ha un potere di interpretazione del nuovo statuto «insindacabile». Un potere non nuovo nel M5S, insomma. Questa è la definizione di garante nel nuovo statuto: «È il custode dei Valori fondamentali dell’azione politica del MoVimento 5 Stelle e in tale spirito esercita con imparzialità, indipendenza e autorevolezza le prerogative riconosciute dallo Statuto; ha il potere di interpretazione autentica, non sindacabile, delle norme del presente Statuto». 

Iscritti - Nel nuovo statuto che sarà sottoposto a votazione possono iscriversi, anche online, tutte le persone maggiori di 16 anni che non abbiano procedimenti giudiziari (in veste di parti attrici e/o ricorrenti o di parti convenute e/o resistenti) con qualsivoglia organismo associativo che agisca o abbia agito sotto il simbolo “MoVimento 5 Stelle”. Il rinnovo annuale è automatico. 

Finanziamenti - «Non è previsto il versamento di alcuna quota di iscrizione al MoVimento 5 Stelle», mentre il «finanziamento delle attività politiche ovvero di singole iniziative, progetti o manifestazioni è costituito dalle erogazioni liberali degli eletti e di ogni altra erogazione liberale proveniente da campagne di autofinanziamento». È quanto prevede l'art. 22 del nuovo statuto del M5S, presentato oggi da Giuseppe Conte, su cui voterà l'assemblea. «Con Regolamento approvato dal Comitato di Garanzia su proposta del Presidente sono disciplinate le modalità operative di finanziamento prevedendo ogni misura utile affinché sia impedito il condizionamento di specifici gruppi di interesse nella definizione dell'indirizzo politico del MoVimento e nell'attribuzione degli incarichi e funzioni, interni o esterni al MoVimento», conclude poi il punto del passaggio dedicato al finanziamento.

Al bando la guerriglia verbale - Basta espressioni verbali aggressive che possono essere considerate al pari di comportamenti violenti. Lo si legge in un paragrafo del nuovo Statuto del M5s. «La cura delle parole, l'attenzione per il linguaggio adoperato sono importanti anche al fine di migliorare i legami di integrazione e di rafforzare la coesione sociale. Le espressioni verbali aggressive devono essere considerate al pari di comportamenti violenti. La facilità di comunicare consentita dalle tecnologie digitali e alcune dinamiche innescate dal sistema dell'informazione non devono indurre a dichiarazioni irriflesse o alla superficialità di pensiero. Il dialogo profondo, il confronto rispettoso delle opinioni altrui contribuiscono ad arricchire la propria esperienza personale e l'esperienza culturale delle comunità di rispettiva appartenenza», si legge.

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Ultimo aggiornamento: 19 Luglio, 10:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA