Ancora una stretta per evitare la chiusura totale.
LOCALI CHIUSI Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie dovranno chiudere alle 18. Al massimo 4 persone potranno sedere allo stesso tavolo a parte i nuclei familiari più numerosi (e conviventi). Dalle 18 in poi è consentito il servizio a domicilio e da asporto ma non si potrà consumare il cibo nei luoghi pubblici, per strada e nelle piazze. Chiuse del tutto sale giochi e sale scommesse. Fermi gli impianti di sci, sospesi, per i livelli non professionistici, gli allenamenti per gli sport di contatto. Per le altre discipline ci si può allenare ma fuori da piscine e palestre che verranno chiuse.
STOP A CINEMA E TEATRI Teatri, cinema, sale da ballo e centri ricreativi resteranno chiusi. Aperti invece i musei, con rispetto del distanziamento. Vietate le feste al chiuso e all'aperto, comprese quelle per i matrimoni. Vietate le fiere (anche internazionali), convegni e congressi. Resta la raccomandazione a uscire solo per ragioni di necessità e a non ricevere in casa persone diverse dai conviventi.
DAD A SCUOLA Per le scuole superiori è prevista la didattica a distanza almeno al 75% (ma si può arrivare al 100%). Resta in presenza l'attività didattica ed educativa per materne, elementari e medie.
INDENNITÀ Per le categorie più colpite dalle nuove restrizioni l'esecutivo promette un sostegno rapido. Sarà confermata la cassa integrazione ed è prevista una nuova indennità mensile una tantum per i lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo e dello sport. Conte spera che già domani in Gazzetta ufficiale sia possibile rendere «operative tutte le misure di risarcimento, a cominciare da quella del bonifico diretto da parte delle agenzie delle Entrate nei conti correnti di coloro che subiranno un danno». Il pacchetto prevede anche un credito di imposta per gli affitti commerciali di ottobre e novembre, la cancellazione della seconda rata Imu e misure di sostegno alla filiera agroalimentare.
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