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Ricongiungimenti Natale, nuove regole per figli e coppie: servirà il certificato di residenza?

Politica
Martedì 24 Novembre 2020 di Francesco Malfetano
Ricongiungimenti Natale, nuove regole per figli e coppie: servirà il certificato di residenza?
  • 160

Dopo una Pasqua chiusi in casa e consapevoli di dover rinunciare ai classici cenoni, per le festività in arrivo gli italiani sperano almeno di poter restare fedeli al vecchio adagio del «Natale con i tuoi». Ovvero di poter tornare ai propri paesi e città di orgine a far visita quantomeno a genitori e parenti stretti. Per farlo in milioni stanno aspettando di capire se e quando potranno spostarsi dalla propria regione. Sugli spostamenti però, il governo non ha ancora fatto chiarezza e, a quanto sembra, non parrebbe intenzionato a farlo a breve. Il motivo è semplice: basarsi sulle proiezioni è troppo rischioso, c'è da aspettare il più possibile i numeri.

APPROFONDIMENTI
IL DECRETO

Natale, dpcm in arrivo: in sei (massimo 8) al cenone

LO SCENARIO

Spostamenti, il dpcm Natale: regioni chiuse (salvo deroghe). Cenone...

ROMA

Conte, Dpcm: «Cerchiamo di riaprire le scuole prima di Natale....

COVID-19

Covid Natale: in Germania al cenone massimo in 10 persone, in Spagna...

MONDO

Covid, i cani che fiutano i positivi

Natale, dpcm in arrivo: in sei (massimo 8) al cenone. Coprifuoco, mini-deroga a Capodanno

La situazione

Anche se i trend del contagio parlano di un plateau raggiunto - un punto di equilibrio in cui non si sale più, ma neppure si riesce ancora a scendere - e se dal prossimo venerdì (27 novembre) con i dati del monitoraggio settimanale la cabina di regia potrebbe acconsentire ai primi "downgrade" (il passaggio da zone rosse ad arancioni per Piemonte e Lombardia), autorizzare spostamenti indiscriminati rischia di essere un pericolo troppo grande. 

 

 
Covid 19: Tab Regioni 1
Infogram

 

Le opzioni

Per questo sul tavolo ci sono diverse opzioni che riguardano soprattutto la gestione delle zone gialle. Ponendo che entro il 10 dicembre si conta di avere tutta l'Italia divisa in aree arancioni e gialle, abbandonando quindi il rosso, una delle idee è prevedere una zona gialla "rafforzata". Quasi seguendo il modello del Veneto e della «gialla plus» di Luca Zaia, l'esecutivo con un nuovo dpcm consentirebbe gli spostamenti tra regioni gialle (ad oggi possibili senza particolari limitazioni) soltanto ai residenti domiciliati altrove. In pratica si punta a consentire ai parenti stretti (verebbe da dire solo a quelli più giovani, soprattutto gli studenti fuorisede) di ritornare nella propria città d'origine. Una sorta di ricongiungimento familiare che però escludrebbe chi invece vive fuori da tempo e quindi per necessità ha ormai la residenza in un'altra regione. Va ricordato inoltre che ad oggi non si possono raggiungere regioni rosse e arancioni se non per motivi specifici (come lavoro, salute o comprovate necessità) ma non è vietato rientrare nel proprio luogo di residenza o domicilio. 

Spostamenti tra Comuni?

All'interno del governo però, c'è tuttavia anche un'anima molto più prudente che vorrebbe applicare alle zone gialle "rafforzate" altri criteri. E cioè non consentire affatto neppure gli spostamenti - oggi possibili - tra comuni. Il motivo? Evitare che gli italiani, animati dalla socialità natalizia fatta di auguri e visite di cortesia, o anche cenoni e tombolate, finiscano per fare il tour di parenti e amici facendo riesplodere i contagi. 

Ultimo aggiornamento: 14:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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