Regionali, il centrodestra si compatta. «Ma adesso basta scossoni». Per il premier niente opa su Forza Italia

Salvini: «Giorgia? Vince perché è brava». E lei: il governo esce più coeso dalle urne

Mercoledì 15 Febbraio 2023 di Emilio Pucci
Regionali, il centrodestra si compatta. «Ma adesso basta scossoni». Per il premier niente opa su Forza Italia

«Il governo è più coeso e il centrodestra più unito». Giorgia Meloni rilancia la sua valutazione delle regionali, non crede alla narrazione secondo la quale l’esecutivo è destinato a sfaldarsi perché Fratelli d’Italia ha conseguito un bottino ancora più lusinghiero rispetto alle politiche. E anche di fronte a qualche “falco” nel partito che vorrebbe un redde rationem con gli alleati ogni tanto riottosi predica assoluta calma. 
«Sarà una navigazione tranquilla. Dobbiamo portare a termine il programma», il mantra della premier. Le urne hanno fatto registrare l’exploit di Fratelli d’Italia, soprattutto con il suo 33% nel Lazio (in Lombardia con il 25,18% ha in sostanza mantenuto le stesse percentuali del 2022), di fatto a questa tornata un elettore su tre ha votato per il partito di via della Scrofa. 

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Ma la Lega ha tenuto, risollevandosi nella regione riconquistata da Fontana (si è attestata al 17%), mentre Forza Italia ha perso poco terreno (in Lombardia ha conseguito l’8%), nonostante non avesse alcun candidato da schierare e riuscendo a vincere il derby dei moderati con il Terzo Polo. 

L’obiettivo conclamato dalla premier è la stabilità, da conseguire a tutti i costi.

Ma non per galleggiare, «queste elezioni – il ragionamento del capo del governo – hanno dimostrato che gli italiani si fidano di noi, non dobbiamo deluderli». E dunque niente polemiche e avanti compatti. Vuol dire che non si forzerà la mano, gli equilibri cambieranno sui territori ma a livello nazionale non ci saranno scossoni. Certo, Meloni intende rafforzare ancora di più l’interlocuzione con Tajani in rappresentanza di Forza Italia ma non si punta a delegittimare Berlusconi. Perché la consapevolezza del presidente del Consiglio è che Forza Italia, non solo elettoralmente parlando, è ancora guidata dal Cavaliere. 

LA TREGUA

Non ci sarà dunque alcuna Opa nei confronti del partito azzurro, a meno che la linea dei forzisti dovesse deragliare dal binario della maggioranza. E anche Salvini non ha intenzione di alzare la voce, «ha vinto la squadra, gli italiani hanno apprezzato i primi 100 giorni di governo», ha ripetuto ieri. Il suo scopo era fermare il trend negativo del partito di via Bellerio, non sabotare l’operato di chi risiede a palazzo Chigi. Sui dossier in agenda, al di là di qualche fibrillazione e distinguo da parte di FI, FdI non ravvisa conflittualità. Nessuno scontro alle porte, dal tema dell’autonomia a quello del presidenzialismo, dal decreto Pnrr alla riforma del fisco, dal Milleproroghe al nuovo provvedimento che sta studiando Giorgetti per aiutare le imprese, Meloni ha imposto un metodo di confronto ma tutto sotto la sua regia. L’unico vero tasto dolente è legato alla guerra in Ucraina, con il premier che sta preparando la visita a Kiev, mentre Berlusconi – nonostante l’irritazione del Ppe dopo le sue dichiarazioni contro il presidente ucraino – ritiene che un giorno la storia gli darà ragione, «non si farà alcuna differenza tra Putin e Zelensky, si condannerà questa guerra che rischia l’escalation». 

Oltre che sul sostegno a Kiev la prova del nove nella maggioranza ci sarà soprattutto sul Mes, considerato che Lega e FdI sono scettici sulla ratifica, mentre FI è a favore e sui prossimi passaggi in agenda, come quelli sulla giustizia (in primis il tema delle intercettazioni). Meloni chiede che non ci siano strappi. Berlusconi non pensa affatto di essere messo all’angolo ma ha ribadito di non volersi smarcare. E anche Salvini non ha lesinato lusinghe agli altri leader dell’alleanza. «Se in questo momento Giorgia ha più voti vuol dire che è brava e sta lavorando benissimo, in Italia e all’estero, se FI ha tenuto i suoi voti vuol dire che Silvio è e resterà un grande italiano in tutti i campi».

Ultimo aggiornamento: 11:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA