Giorgia Meloni, cosa farà ora? Dal G20 a Bali all'incognita Cop27 i primi impegni internazionali

La premier è attesa il 15 e il 16 novembre a Bali dove incontrerà di persona Biden e gli altri leader. Potrebbe debuttare alla conferenza sul clima, che però si tiene in Egitto con cui permangono le tensioni per il caso Regeni

Giovedì 27 Ottobre 2022 di Fausto Caruso
Giorgia Meloni, cosa farà ora? Dal G20 a Bali all'incognita Cop27 i primi impegni internazionali

Cosa farà adesso Giorgia Meloni? È la domanda che tutti si fanno adesso che il governo è nato ufficialmente e, ottenuta la fiducia delle camere, non ci sono più asterischi sulla sua operatività.

Nel discorso programmatico la presidente del Consiglio ha reso note le priorità del suo governo che riguardano la proroga delle misure del caro bollette e la strutturazione della legge di bilancio che va completata entro fine anno. Ma l’attenzione è ora tutta sui prossimi impegni che attendono la leader di FdI in Italia e all’estero.

L’agenda interna

Anche dopo la fiducia le scadenze istituzionali non sono finite. Non è stata ancora fissata la data del prossimo Consiglio dei Ministri, ma il tema che andrà affrontato nei prossimi giorni è quello delle nomine dei sottosegretari. «La situazione è difficile» aveva detto entrando a Palazzo Madama ieri Silvio Berlusconi, prima del suo discorso in cui ha assicurato fiducia e lealtà per cinque anni all’alleata. Una lealtà che sarà tanto più salda quanto il Cavaliere si riterrà soddisfatto delle nomine dei suoi tra sottosegretari e viceministri, dopo essere rimasto fuori da ministeri strategici come Giustizia e Sviluppo Economico.

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L’altro appuntamento che attende stavolta l’intero consesso politico è la nomina delle commissioni di vigilanza e delle altre commissioni permanenti. La presidenza delle prime, che includono vigilanza Rai, Copasir e Giunta per le Autorizzazioni, vanno per prassi all’opposizione, ma viste le discussioni sorte in merito tra Pd, Cinquestelle e Terzo Polo, la maggioranza non potrà limitarsi a stare a guardare  e avrà un ruolo decisivo nelle trattative che seguiranno. Trattative in cui peserà anche l’istituzione dell’annunciata commissione d’inchiesta per l’emergenza Covid, la cui presidenza è stata ventilata per Azione-Iv, cosa che ha ricevuto l’entusiastica reazione di Matteo Renzi. Per quanto riguarda le normali commissioni, la premier dovrà comunque fare in modo di rispettare gli equilibri e garantire a ogni gruppo parlamentare delle presidenze proporzionate al suo peso politico.

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Gli impegni internazionali

Non trovano conferme per ora le voci che volevano che il primo viaggio della premier fosse in direzione Kiev. Per ora con Zelensky c’è stato solo un cordiale scambio di tweet di congratulazioni, col presidente ucraino che si è detto soddisfatto della posizione assunta da Meloni sul sostegno al paese invaso. Gli appuntamenti fissati a cui il presidente del Consiglio non potrà mancare sono due: il 15 e il 16 novembre è in programma la riunione del G20, a Bali in Indonesia, dopo che l’ultima si era tenuta proprio a Roma con Mario Draghi a fare da padrone di casa. Gli occhi saranno puntati sull’atteggiamento che terranno il presidente russo Putin e quello americano Joe Biden, ma per Meloni sarà l’occasione per prendere contatti diretti con i principali leader mondiali e continuare l’opera di rassicurazione e legittimazione iniziata sin dalla campagna elettorale. Il mese successivo Giorgia sarà invece attesa da un Consiglio Europeo decisivo che finalmente dovrebbe imporre un tetto, seppure variabile, al prezzo del gas, passo fondamentale per rispondere efficacemente al caro bollette.

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L’esordio internazionale della nuova premier potrebbe però essere anticipato al 6 novembre quando si aprirà in Egitto la Cop27, la conferenza per il clima organizzata dalle Nazioni Unite. Le conclusioni della precedente edizione, tenutasi a Glasgow a novembre scorso, erano state ritenute deludenti dagli ambientalisti, con impegni troppo vaghi per la riduzione delle emissioni. Con lo scoppio della Guerra in Ucraina e la crisi energetica il tema si è fatto ancora più delicato e per Meloni potrebbe trattarsi dell’occasione per far valere le sue idee in tema di transizione energetica che includono il ricorso al nucleare pulito. L’incognita sta nell’opportunità di recarsi o meno nel paese che ancora protegge dal giudizio della giustizia italiana i presunti assassini di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso proprio al Cairo nel 2016.

Ultimo aggiornamento: 28 Ottobre, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA