Meloni sul caso Cospito: «Lo Stato non tratta con la mafia e con chi lo minaccia»

Il premier accolto da una standing ovattino all'evento elettorale per Francesco Rocca

Domenica 5 Febbraio 2023
Meloni sul caso Cospito: «Lo Stato non tratta con la mafia e con chi lo minaccia»

«Lo Stato non tratta con la mafia e con chi lo minaccia». Ribadisce la linea del governo, Giorgia Meloni, accolta da una standing ovation all'auditorium Conciliazione di Roma dov'è riunita insieme agli altri leader del centrodestra (Silvio Berlusconi partecipa con un videomessaggio) per tirare la volata alla candidatura di Francesco Rocca alla guida del Lazio.

Di fronte a duemila sostenitori, il premier interviene a tutto campo: dalla sfida alle urne del 12 e 13 febbraio («colpi bassi ci saranno ma siamo vaccinati. Francè, ti consiglio di non leggere niente, leggi solo il tuo specchio, non farti condizionare...», si rivolge scherzando a Boccia) fino al caso Cospito, polemiche comprese.

Cospito, Meloni torna sul caso 

«Il 2023 sarà governo delle grandi riforme, daremo all'Italia riforma per far governare chi è eletto, una riforma della giustizia, perchè se hai una pena te la devi scontare tutta, vale per tutti», osserva Meloni. Che mette in chiaro: «Lo Stato non deve trattare con la mafia e nemmeno con chi lo minaccia».«Abbiamo difeso il carcere ostativo - prosegue - abbiamo dato segnali chiari contro la criminalità organizzata, per me la lotta alla mafia rimane una priorità». Nessun passo indietro, insomma, rivendica il premier, ribadendo la linea già espressa in una lettera al Corriere della Sera (nella quale aveva troncato ogni ipotesi di dimissioni di Andrea Delmastro e Giovanni Donzelli). 

«Tra cinque anni saremo ancora qui - insiste Meloni - tra cinque anni non guarderò il consenso ma i dati del Pil, i dati dell'occupazione, la capacità che abbiamo avuto di migliorare la condizione complessiva di questa nazione». Dunque, le priorità del governo, a partire dalla questione migranti: «Il 9 e 10 febbraio ci sarà un importante Consiglio europeo, finalmente l'Europa comincia a trattare come prioritaria la rotta del Mediterraneo centrale». «Abbiamo cercato di stabilire delle regole per le Ong - osserva - ma anche questo è stato contestato. Se la tua opera è di salvataggio, quando salvi qualcuno lo prendi e lo devi salvare immediatamente, se lo lasci su una nave per settimane finché la nave non è piena, quello non è salvataggio, è traghetto». 

«L'Italia non è isolata»

Smeloni smentisce un isolamento dell'Italia: «C'è chi dice che l'Italia è isolata, è isolatissima, una tragedia...Ma non è possibile isolare l'Italia, è fondatrice dell'Ue, della Nato, nel G7, una delle nazioni più ricche nel mondo. Ma ora siamo consapevoli della sua centralità».

Poi la sfida delle regionali: «Come FdI avevamo personalità importanti nel Lazio ma abbiamo scelto Rocca perchè è un eccellenza italiana conosciuta nel mondo: è il primo italiano riuscito a diventare presidente della più grande associazione di volontariato al mondo. Ha dialogato con i più grandi leader del mondo, s'è seduto all'Onu, perchè ha deciso di dedicarsi al volontariato. È stato attaccato sul suo passato: da giovane ha sbagliato, è caduto, poi s'è rimesso in piedi». Infine, una battuta sull'ultima settimana di campagna elettorale: «Colpi bassi ci saranno ma siamo vaccinati, prima, seconda, terza e quarta dose. Francè, ti consiglio di non leggere niente, leggi solo il tuo specchio, non farti condizionare...». 

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