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Berlusconi-Meloni, vertice di 80' nella sede di Fdi: «Uniti al Quirinale, al lavoro per governo coeso»

Le ultime notizie in diretta sulla politica

Lunedì 17 Ottobre 2022

Salvini: Giorgetti al Mef? Un vanto ministero più importante a noi

«Non era in preventivo che il ministro più importante fosse in capo alla Lega, ma se ce lo chiedono gli alleati per me è un motivo vanto.

Le beghe interne Giorgetti-Salvini» sono un «falso. Avere un politico della Lega, vicesegretario della Lega che si prende il peso di prendere in mano il Paese in un momento così delicato non è male...». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Quarta Repubblica su Rete 4.

Salvini: «Mi piacerebbe fare ministro dell'Interno, ma Piantedosi era lì con me...»

«Mi piacerebbe fare il ministro dell'Interno, detto questo Matteo Piantedosi era lì con me, li abbiamo scritti assieme i decreti sicurezza». Lo dice Matteo Salvini, ospite di Quarta Repubblica, sul tema del Viminale.

Lollobrigida: «Anche questa volta avvoltoi resteranno senza pasto»

«Anche questa volta gli avvoltoi resteranno senza pasto». Così Francesco Lollobrigida ha commentato, uscendo dalla sede di Fdi, l'esito dell'incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

 

 

Salvini: «Smentiti i gufi e la sinistra, centrodestra unito al Quirinale»

«Smentiti i gufi e la sinistra, il centrodestra è determinato a partecipare alle consultazioni con una delegazione unitaria per poi offrire al più presto un governo all'altezza delle aspettative degli italiani». Così una nota della Lega alla luce dell'incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Salvini è costantemente in contatto con gli alleati.

Meloni-Berlusconi: ecco i nomi della trattativa sui ministeri

Antonio Tajani vice premier e ministro degli Esteri. Elisabetta Alberti Casellati alle Riforme, Carlo Nordio alla Giustizia, Gilberto Pichetto Fratin al ministero della Transizione Ecologica. Sono questi, a quanto si apprende, alcuni dei nomi discussi nel corso dell'incontro tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. A quanto si apprende la leader di Fdi avrebbe dato la disponibilità ad indicare altri due esponenti azzurri per il ministero della pubblica Amministrazione e per l'Univerisità. Tra i nomi che circolano ci sono quelli di Alessandro Cattaneo, Anna Maria Bernini e Sestino Giacomoni, ex deputato di Fi non rieletto.

 

 

Berlusconi: fatto il punto sulle priorità del nuovo governo

«Ho incontrato Giorgia Meloni a Roma. Stiamo lavorando insieme per dare il più presto possibile all'ltalia un Governo forte, coeso e di alto profilo che sappia affrontare le urgenze sin da subito. Per questo motivo, Fdi e Fi si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Durante l'incontro, abbiamo fatto il punto sulle priorità che il nuovo governo dovrà affrontare, a partire dal caro energia». Lo scrive sui social il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi pubblicando anche una foto con la leader di FdI, entrambi sorridenti. 

Vertice Meloni-Berlusconi: il punto

Nel centrodestra, dopo i venti di guerra dei giorni scorsi che hanno accompagnato le elezioni dei due presidenti delle Camere, all'improvviso scoppia la pace. Almeno ufficialmente. Il leader di FI Silvio Berlusconi va a Canossa, va cioè nella sede di Fratelli d'Italia a ritrovare sintonia con Giorgia Meloni, definita «supponente, arrogante, presuntuosa, offensiva, ridicola, una con cui non si può andare d'accordo» in alcuni suoi appunti immortalati dalle telecamere. Impossibile non notare la portata simbolica dell'evento durato circa un'ora e mezza. Di solito, il Cavaliere, i vertici con gli alleati, li fa in una delle sue dimore: Villa Grande, Villa Certosa, Arcore, all'epoca via del Plebiscito e via dell'Anima. Quasi mai in trasferta. Tranne qualche rara eccezione a casa Previti o a casa Letta. Ma stavolta c'è la maggioranza da salvare, una maggioranza che punta a presentarsi compatta dal Capo dello Stato per chiedere che a Palazzo Chigi ci vada Giorgia Meloni e che, invece, è stata già definita dall'opposizione «in frantumi» dopo lo «strappo» di FI al Senato. A Berlusconi non resta così che spostarsi nella sede di Via della Scrofa, quella che fu del MSI e di An e che ospitò la camera ardente di Giorgio Almirante e Pino Romualdi, anche se con mezz'ora di ritardo, per un vertice di pace con la vincitrice delle elezioni che, in realtà, di fronte agli «insulti» del Cavaliere, non era rimasta silente. Subito dopo la diffusione degli appunti con le frasi offensive, lei aveva detto pubblicamente che il Cavaliere aveva dimenticato di aggiungere una cosa all'elenco degli aggettivi e cioè che lei «non era ricattabile». Riferimento non troppo velato al fondatore di FI soprattutto nelle stesse ore in cui si continua a celebrare il processo «Ruby-Ter». Ma adesso è l'ora di fare la pace, sostengono i vari «pontieri» tra cui Matteo Salvini e il forzista Paolo Barelli che oggi ha un lungo colloquio "pre-vertice" con il capogruppo di FdI Francesco Lollobrigida a Montecitorio. «Da questo vertice ci attendiamo armonia», spiega La Russa. «Oggi si fa la pace e scoppierà il sereno», commenta il deputato di FI, Alessandro Cattaneo. E infatti, a fine vertice viene diramata una nota in cui si dice che «l'incontro si è svolto in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione» e che FdI e FI «si presenteranno uniti, con le altre forze di coalizione, alle prossime consultazioni» con Sergio Mattarella e che «sono al lavoro per dare il più presto possibile all'Italia un Governo forte, coeso e di alto profilo che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze».

«Meloni e Berlusconi hanno fatto il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l'altro - si precisa - sarà al centro del prossimo Consiglio Ue». Le acque restano agitate invece nel centrosinistra con Renzi che minaccia Pd e 5S: «Se ci tenessero fuori» dalla partita vicepresidenze e Giunte, «sarebbe un atto di gravità inaudita che dovremmo immediatamente porre all' attenzione del Presidente della Repubblica». Quindi si augura che «la commissione parlamentare sul Covid si faccia».

Dura la risposta di Francesco Boccia (Pd) secondo il quale se la maggioranza dovesse rinunciare a qualche incarico a favore del terzo Polo «sarebbe evidente lo scambio con chi otterrà di più». «Se Pd e M5s faranno l'accordo per spartirsi tutte le vicepresidenze di Camera e Senato destinate all'opposizione, noi non parteciperemo al voto», precisa Calenda.

La Russa: incontro Berlusconi-Meloni? Non ne so niente

«Non ne so niente, vado in Fondazione». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa rientrando a via della Scrofa ha risposto ai cronisti che gli chiedevano dell'incontro tra la leader di Fdi Giorgia Meloni e il leader di Fi Silvio Berlusconi, finito da pochi minuti.

Berlusconi-Meloni, la nota congiunta: centrodestra unito alle consultazioni

La nota di Fratelli d'Italia e Forza Italia: «Clima di massima collaborazione, il centrodestra si presenterà unito alle consultazioni. Al lavoro per dare all'Italia un governo forte e coeso. Meloni e Berlusconi hanno fatto il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l’altro, sarà al centro del prossimo Consiglio europeo».

Terminato l'incontro Meloni-Berlusconi a via della Scrofa: 80' di colloquio

Si è chiuso dopo 80' il vertice a via della Scrofa tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi. Il Cavaliere ha lasciato la sede di FdI senza lasciare dichiarazioni

La Russa: «Incontro Berlusconi-Meloni? Convinto andrà bene»

«Sì sicuramente, me lo auguro e ne sono convinto». È quanto ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa riferendosi all'incontro tra la leader di FdI, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi appena arrivato nella sede di Fdi. A chi gli chiedeva che consigli avesse dato a Meloni, La Russa ha risposto: «Nessuno, non ne ha bisogno».

 

 

 

Calenda: intesa Pd-M5s su vicepresidenze? Non parteciperemo al voto

«Se Pd e M5s , come sembra, faranno l'accordo per spartirsi tutte le vice Presidenze di Camera e Senato destinate all'opposizione, noi non parteciperemo al voto. Se questo accordo si materializzerà, la scelta del Pd in termini di alleanze sarà evidente». Lo afferma su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda.

Berlusconi è arrivato nella sede di Fratelli d'Italia in via della Scrofa

Silvio Berlusconi è arrivato nella sede di Fratelli d'Italia in via della Scrofa.

 

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La Russa a via della Scrofa: qui per saluti a fondazione di Alleanza Nazionale

«Sono qui per i saluti che mi fa la fondazione di Alleanza Nazionale prima che io debba lasciarla». Lo afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa arrivando nella sede di Fratelli d'Italia, accompagnato da Francesco Lollobrigida. «Non vado all'incontro», ha ribadito riferendosi al faccia a faccia che dovrebbe tenersi tra poco a via della Scrofa tra Meloni e Berlusconi. Il presidente di Palazzo Madama è entrato nella sede del partito da un ingresso secondario rispetto a quello principale dove è atteso l'arrivo di Berlusconi.

 

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Boccia (Pd): «Da Renzi falsità, rappresentanza garantita»

«Le accuse del terzo polo? È una falsificazione, Renzi sta dicendo il falso. Non c'è alcuna volontà di escludere nessuno, ogni partito ha i numeri per eleggere i propri rappresentanti. Poi, se con il 4,5% dei senatori il terzo polo pretende una vicepresidenza del Senato, che andrebbe a uno dei gruppi maggiori, converrà con me...». Lo dice Francesco Boccia, responsabile enti locali del Pd, a Skytg24. «Il terzo polo otterrà la rappresentanza negli uffici di presidenza», come «garantiscono i regolamenti», ha aggiunto. «Tirare in ballo il presidente della Repubblica è scorretto».

Berlusconi è arrivato a Roma: è atteso in via della Scrofa

Silvio Berlusconi è arrivato a Roma. Il Cav è atteso in via della scrofa per l'incontrò con Giorgia Meloni.

Folla di cronisti in via della Scrofa. E c'è il sosia di Berlusconi

Più che un sosia, la sua ombra nella Capitale. Si tratta di Gianni Cardia, grande sostenitore di Silvio Berlusconi e suo sosia nella vita. Era presente alla chiusura di campagna elettorale in piazza del popolo, oggi è qui in via della Scrofa, dove cresce l'attesa per l'incontro chiarificatore tra Giorgia Meloni e il Cavaliere. Ritratto, quest'ultimo, in una serie di foto che Cardia porta con se, in una sorta di book da mostrare ai curiosi, testimonianza della sua assoluta dedizione al leader di Fi. Vestito con un doppiopetto nero e un cappello classico dello stesso colore, Cardia si augura un ruolo di primo piano per il "suo Silvio" nell'esecutivo che verrà. Intanto sono sempre più numerose i cameraman, fotografi e cronisti assiepati sotto la sede di Fdi.

La Russa: Italia ha bisogno di un governo al più presto

«L'Italia ha bisogno di un governo al più presto». Lo afferma il presidente del senato Ignazio La Russa arrivando alla Camera. A chi gli chiede se l'incontro tra Berlusconi e Meloni andrà bene risponde: «Me lo auguro».

Renzi: se Pd e M5s ci escludono da ruoli Aula andiamo da Mattarella

«Quelli che si stanno accordando con la maggioranza sono gli stessi che accusano noi di volere le poltrone. Io dico solo che gli accordi istituzionali devono garantire tutte le minoranze. Se Pd e Cinque Stelle ci tenessero fuori sarebbe un atto di gravità inaudita, atto che dovremmo immediatamente porre alla attenzione del Presidente della Repubblica». Lo scrive il leader di Iv Matteo Renzi nella enews. «Sulle commissioni, io spero solo che la commissione parlamentare sul Covid si faccia. E a quel punto ne vedremo delle… brutte», chiosa.

Fdi Lombardia: contro La Russa intimidazioni inaccettabili

«Assistiamo in questi giorni a un vile attacco alle istituzioni e ai suoi rappresentanti. Intimidazioni e minacce che riportano indietro la lancetta del tempo agli anni del terrorismo delle brigate rosse, pagina dolorosissima della nostra storia recente intrisa di odio ideologico e sangue». Lo dichiara in una nota Barbara Mazzali, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione Lombardia, a nome di tutto il gruppo consiliare. «L'attacco al neo presidente del Senato Ignazio La Russa - ha aggiunto - porta la firma dell'infame simbolo della stella a 5 punte che speravamo aver condannato all'oblio dopo gli Anni di Piombo».

Si tratta, secondo l'esponente di Fdi, di «un chiaro tentativo di destabilizzazione dell'ordine costituzionale» che evoca «l'attacco armato alla nostra Repubblica tanto caro a certa sinistra che ancora oggi sembra non avere fatto i conti con il proprio passato». Le scritte e gli striscioni contro La Russa comparsi in questi giorni, infatti, arrivano «dopo le imbarazzanti dichiarazioni dei rappresenti delle opposizioni che, in Italia e all'estero, hanno screditato le scelte del nuovo Parlamento. Non credo sia un caso», ha proseguito Mazzali sottolineando che la responsabilità del clima che si sta creando «è di quei partiti che stanno dimostrando di non essere capaci di accettare la sconfitta e agitano uno sterile antifascismo per nascondere la fine della propria parabola politica». Ma «La Russa è uomo delle istituzioni - ha concluso - che non deve dimostrare nulla», così come la destra «che il popolo italiano vuole al governo, non ha niente a che spartire con un passato che è stato consegnato ai libri di storia».

Lollobrigida: con incarico a Meloni governo autorevole

«Se nelle prossime ore, dopo le consultazioni di rito, il presidente Mattarella conferirà l'incarico a Giorgia Meloni, gli italiani avranno dalla settimana prossima un governo autorevole, legittimato dal voto popolare, che si occuperà di famiglie e imprese per difenderle, aiutarle e sostenerle in un rilancio che merita la nostra Nazione». Lo ha detto al Tg2 il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

Donzelli: Meloni-Cav nella sede di Fdi? Niente di male

«Non lo so... E non ho l'agenda dei due». Così Giovanni Donzelli (Fdi) replica ai cronisti che gli chiedono se Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi si siano risentiti e se sia confermato l'incontro tra i due alla sede di FdI. Ai cronisti che gli chiedevano anche del significato dell'incontro al partito della premier in pectore e non a Villa Grande ha replicato: «Non è così fondamentale... Comunque credo non ci sia nulla di male a vedersi a via della Scrofa».

Meloni: «Si mettano l'anima in pace, risolleveremo l'Italia»

Passi avanti verso il governo. Dopo la lite di venerdì, Meloni e Berlusconi si sono sentiti al telefono: oggi si terrà l'incontro per tentare la pace. Stavolta non dal Cavaliere a Villa Grande, ma nella sede di Fdi in Via della Scrofa. «Si mettano l'anima in pace, risolleveremo l'Italia», aveva postato la premier in pectore. Un affondo contro la sinistra per gli «attacchi pretestuosi» alla nuova maggioranza, ma anche un messaggio: il governo si farà in ogni caso. Avviso recapitato dai pontieri. Tra loro Gianni Letta, La Russa e Salvini. La Lega dichiara «estremo ottimismo» sul faccia a faccia. Da Fi anche Licia Ronzulli fa sapere: «Il caso Ronzulli non esiste più, l'Italia ha bisogno di un governo al più presto: il centrodestra unito al Colle chiederà l'incarico a Meloni».

Meloni-Berlusconi, l'incontro stasera in via della Scrofa

Dopo le incomprensioni dei giorni scorsi, Silvio Berlusconi incontrerà Giorgia Meloni a Via della Scrofa, la sede di Fratelli d'Italia. Il chiarimento tra i due potrebbe far cadere gli ostacoli verso la nascita di un esecutivo di centrodestra. L'incontro è previsto intorno alle 19.

Dopo aver votato per eleggere i presidenti di Camera e Senato la scorsa settimana, entro oggi deputati e senatori sono chiamati ad un'altra scelta importante nel loro mandato: quella del gruppo parlamentare. Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana hanno infatti comunicato formalmente ai componenti delle due Assemblee che entro oggi devono far sapere ai segretari generali dei due rami del Parlamento a quale gruppo intendano appartenere.

Quello della scelta del gruppo parlamentare è un passaggio importante, che prelude ad un altro atto che verrà compiuto martedì, quando i gruppi dovranno eleggere, tutti convocati simultaneamente, i loro presidenti. A partire da martedì, dunque, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrà pronti tutti gli interlocutori prescritti dalla consuetudine costituzionale per avviare le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. Nel frattempo, per il centrodestra oggi è una giornata fondamentale sulla strada della formazione di un nuovo governo. Dopo le incomprensioni dei giorni scorsi, Silvio Berlusconi incontrerà Giorgia Meloni a Via della Scrofa, la sede di Fratelli d'Italia.

Il chiarimento tra i due potrebbe far cadere gli ostacoli verso la nascita di un esecutivo di centrodestra.

Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 00:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA