Meloni: «Uniti contro il terrorismo. L’Italia è sotto attacco, ora siano tutti responsabili»

Il premier: «Minacce dai terroristi: hanno lo stesso obiettivo della mafia»

Venerdì 3 Febbraio 2023 di Francesco Malfetano, inviato a Berlino
Meloni in Germania da Scholz: «Cooperazione Roma-Berlino fondamentale per l'Ue»

BERLINO «In questo momento abbiamo un problema che in molti stanno sottovalutando: lo Stato italiano è oggetto di attacchi da parte degli anarchici in Italia e fuori dai confini nazionali». A suonare l’allarme stavolta è Giorgia Meloni.

Quando al presidente del Consiglio in conferenza stampa a Berlino viene chiesto conto del “caso Donzelli-Delmastro” e della vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito, il premier sposta l’attenzione sull’aumentato pericolo di attentati su obiettivi italiani. Accanto al cancelliere tedesco Olaf Scholz con cui ha appena avuto un faccia a faccia di un’ora e mezza, Meloni preferisce infatti rimandare a oggi ogni questione di politica interna («Risponderò volentieri domani...») chiarendo però come a suo dire si stia in realtà sbagliando il focus della questione. Il premier lancia infatti un appello ai partiti: «Oggi c’è una minaccia reale», su questi temi «dobbiamo essere uniti» e ci deve essere «responsabilità da parte di tutti».

Meloni arriva a Berlino e scherza con Scholz

 

Meloni a Berlino da Scholz

Parole che a ben vedere sembrano essere dirette non solo alle opposizioni che hanno attaccato apertamente FdI, ma anche al senatore di Fratelli d’Italia Andrea Balboni, reo di aver accusato il Partito democratico di aprire «una voragine alla mafia».


IL RICHIAMO
Un richiamo all’assennatezza super partes e trasversale motivato, appunto, dall’aumento delle «minacce contro funzionari e politici italiani». Una pressione sullo Stato che, prosegue Meloni, ha «l’obiettivo di rimuovere un istituto fondamentale nel nostro ordinamento penitenziario, il carcere duro. Un obiettivo a cui punta anche la mafia». Tant’è che, ricorda il premier, «oggi ci sono due nuove persone sotto scorta, e questo a prescindere da qualsiasi valutazione che si può fare non è una vittoria per nessuno».

 
Il riferimento è ai sottosegretari alla Giustizia, il leghista Andrea Ostellari e appunto il deputato di FdI Andrea Delmastro accusato di aver consegnato al collega Giovanni Donzelli intercettazioni non divulgabili. Ma la scorta, si scoprirà qualche ora dopo, è stata assegnata allo stesso Donzelli. Per il fedelissimo meloniano a seguito delle ripetute minacce apparse su diversi web blog di riferimento per la galassia anarco-insurrezionalista italiana, ieri si è infatti deciso di optare per un aumento della protezione. 
Inoltre, a motivare la necessità della responsabilità «trasversale» chiesta dal premier, non c’è solo il rischio rappresentato da una crescente correlazione tra interessi degli anarchici e le attività del crimine organizzato, ma anche dall’ormai lunga sequela di attentati e atti dimostrativi che si sono verificati contro sedi diplomatiche o consolari da novembre ad oggi.


GLI ATTENTATI
A partire da quello del 2 dicembre scorso quando è stata incendiata la vettura del funzionario vicario dell’ambasciata italiana ad Atene, in Grecia, Susanna Schlein, l’escalation è stata decisamente evidente. Passando per gli ordigni o le minacce che hanno interessato le sedi diplomatiche di La Paz in Bolivia, Lugano e Basilea in Svizzera, Santiago in Cile, Barcellona e Madrid in Spagna, Buenos Aires in Argentina, Porto Alegre in Brasile e Stoccarda in Germania. Fino all’episodio che il 27 gennaio scorso, si è verificato proprio a Berlino. 


Non a caso l’intervento di Meloni sul punto è stato particolarmente incisivo. Il passaggio è stato cercato dal presidente del Consiglio perché, mentre lei rispondeva alle domande dei giornalisti nell’ala aperta al pubblico della cancelleria nella capitale tedesca, a una manciata di metri alla sua destra si trovava proprio il funzionario dell’ambasciata italiana che ha visto la sua autovettura bruciare a un passo da casa meno di una settimana fa. «Giorgia – racconta chi è stato accanto al premier in Germania – ha voluto compiere un gesto di solidarietà forte anche da qui».


 

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 13:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA