Maurizio Costanzo, le battaglie politiche: dagli schiaffi alla mafia (e l'amicizia con Falcone) ai diritti civili

Venerdì 24 Febbraio 2023 di Francesco Bechis
Maurizio Costanzo, le battaglie politiche: dagli schiaffi alla mafia (e l'amicizia con Falcone) ai diritti civili

È l'onore di pochi, pochissimi capistipite della televisione italiana. Trasformare il proprio salotto tv nella vera tribuna politica del Paese. Che fosse un programma di varietà o un talk show, per Maurizio Costanzo cambiava poco. 

TV E POLITICA

Così è stato a lungo per il Maurizio Costanzo Show, che per trentacinque anni ha scandito il dibattito politico italiano e in quello studio televisivo ha battezzato tanti dei protagonisti dell'arena pubblica, oggi in fila a rendere omaggio al giornalista, conduttore, autore. Uomo politico era ed è sempre rimasto, del resto, Costanzo che a mille battaglie ha prestato il volto e la voce. 

Su tutte spicca la lotta alla mafia a favor di telecamere che gli è costato l'attentato dinamitardo a Via Fauro del 14 maggio 1993.

Ci ha messo impegno Costanzo per diventare negli anni un obiettivo di primo piano di Cosa Nostra.

LA LOTTA ALLA MAFIA

Da un lato l'amicizia rivendicata con il giudice Giovanni Falcone, ospite tra i più frequenti dello Show. Dall'altro le iniziative per condannare sul piccolo schermo - quando ancora parlare significava rischiare la vita, consapevolmente - dello stragismo mafioso. Nel 1991, dopo l'assassinio dell'imprenditore Libero Grassi, la maratona tv contro la mafia insieme a Michele Santoro con un'insolita joint venture tra Rai e Mediaset (allora Fininvest). 

Celebre poi la maglietta bruciata in diretta tv, con la scritta "Mafia Made in Italy". Fu questo il gesto - spiegarono poi gli inquirenti - a meritargli un posto d'onore nella lista della morte di Cosa Nostra. 

I DIRITTI CIVILI

Ma le battaglie sociali dell'iconico giornalista televisivo hanno spaziato in ogni campo. Gli era caro il guaio della mala-giustizia, la situazione drammatica in cui versavano (e versano) le carceri italiane. Negli annales della tv la puntata del Maurizio Costanzo Show girata nel carcere di Canton Mombello, a Brescia, a metà degli anni '80, in studio l'allora Guardasigilli Dc Mino Martinazzoli. 

Il segno Costanzo lo ha lasciato su tante altre battaglie per i diritti civili .Della libertà di divorzio è stato teorico e pratico (alle spalle tre matrimoni chiusi, fino all'ultimo, definitivo con Maria De Filippi). Tra tutte, la lotta per l'eutanasia legale ha più scaldato il cuore di Costanzo, iscritto da anni all'Associazione Luca Coscioni e fino all'ultimo sostenitore delle battaglie di Marco Cappato. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA