Salvini e Berlusconi, il centrodestra scricchiola (e tutto la politica va verso una ricomposizione)

Venerdì 24 Settembre 2021 di Diodato Pirone
Salvini e Berlusconi, il centrodestra scrocchiola (e tutto la politica va verso una ricomposizione)

A pochi giorni dal voto che eleggerà i sindaci delle più importanti città italiane i segnali che arrivano dal centro-destra vanno monitorati con estrema attenzione. I candidati della coalizione sembrano in affanno quasi ovunque, nella Lega si è aperta una diatriba sul green pass e la stessa Lega ha annunciato - a dieci giorni dalle Comunali - "l'acquisto" di tre importanti esponenti di Forza Italia in Lombardia.

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L'insieme di questi segnali indicano che l'operazione di federare tutte le forze del centro-destra, fortemente voluta da Matteo Salvini, quanto meno si è fermata a metà.

Da una parte non è riuscita ad assorbire de facto Forza Italia dall'altra non sembra essere in grado di fermare la concorrenza di Fratelli d'Italia sul lato delle spinte "anti-sistema".

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La Lega, per la sua storia e per il successo elettorale che ha messo a segno alle europee, dovrebbe essere il perno della coalizione di centro-destra. Ma mostra un profilo quantomeno monco: da una parte non riesce a capitalizzare il consenso  che pure le forze economiche del Nord Italia sarebbero disposte a darle in cambio di una politica di efficientamento amministrativo e di dialogo con l'Europa, dall'altra non è disposta a stare all'opposizione come ad esempio in Francia (che però a differenza dell'Italia ha un sistemna istituzionale e elettorale efficiente) fa Marine Le Pen.

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Essere un partito di lotta e di governo è difficilissimo come sappiamo fin dalla seconda metà degli anni Settanta sulla base dell'esperienza del Pci di Enrico Berlinguer.

Come finirà? I risultati delle amministrative costituiranno la prima pietra di una nuova fase. Secondo gli osservatori più avveduti nel centro-destra si prepara una resa dei conti che maturerà però solo dopo l'elezione del capo dello stato quando bisognerà varare una nuova legge elettorale in vista delle politiche del 2023. Le crepe che si intravedono nel centro-destra non sono esclusive di quello schieramento. Tutto lascia credere che l'intero sistema politico italiano si avvia a quella che gli addetti ai lavori chiamano "ricomposizione" con colpi di scena in serie.

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Ultimo aggiornamento: 13:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA