Mattarella sprona la Ue: «Pace giusta per Kiev, ampliamento ai Balcani»

Il Capo dello Stato per la Festa del 2 giugno: «Scelte coraggiose»

Giovedì 1 Giugno 2023 di Andrea Bulleri
Mattarella sprona la Ue: «Pace giusta per Kiev, ampliamento ai Balcani»

Il valore della solidarietà, «caposaldo della nostra Costituzione». E l’urgenza di compiere «scelte coraggiose» a livello europeo, tanto necessarie quanto più il momento presenta sfide complesse per il Vecchio Continente. Alle prese, da un lato, con il perdurare del conflitto in Ucraina, per il quale «si impone la ricerca di una pace giusta, e non di una pace ai danni di chi è stato aggredito». Dall’altro, con «le crescenti tensioni nei Balcani», a cui si può rispondere solo con un «ampliamento del progetto comunitario». Sergio Mattarella sceglie il 2 giugno, «la festa di tutti gli italiani», per rilanciare su due temi da particolarmente sentiti al Colle.

Mattarella in Emilia Romagna: «Avete il sostegno di tutta l'Italia» 

Due nodi inevitabilmente connessi, per il Quirinale, dei quali il presidente più volte ha sottolineato la centralità: l’integrazione europea, unica via per offrire risposte alle sfide globali, e la ricerca di una soluzione alla guerra nata dall’invasione russa a Kiev, che «da oltre quindici mesi produce morte e devastazione nel cuore dell’Europa, provocando gravissime conseguenze a livello globale» e «accentuando l’insicurezza alimentare e la povertà in molti Paesi». 


I TENTATIVI DI DIALOGO
Mattarella prende la parola subito prima dell’inizio del concerto per la Festa della Repubblica nella sala dei Corazzieri (diretto per la prima volta da una donna): «Assistiamo con interesse e attenzione a tentativi di individuare sentieri di dialogo per giungere alla pace», premette. Ma «i principi di solidarietà e giustizia che debbono unire i popoli impongono la ricerca di una pace giusta. E non – sottolinea il Capo dello Stato – di una pace raggiunta ai danni di chi è stato aggredito». Per questo, afferma Mattarella, «l’Italia, nel quadro della sua convinta appartenenza all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica, continuerà ad assicurare il proprio sostegno al popolo ucraino e al suo diritto all’indipendenza». Per riuscire, però, servono «impegno e disponibilità a individuare insieme soluzioni comuni». È necessaria, insomma, maggiore «collaborazione tra i popoli». A cominciare da quelli europei, che solo così potranno affrontare sfide epocali che vanno «dai cambiamenti climatici alla tutela della salute, dalla gestione dei flussi migratori alla protezione dei diritti umani». 
 

 

IL RICHIAMO
Dunque, è il richiamo del Colle, a Bruxelles è ora di spingere sull’acceleratore del processo di integrazione. E di allargare gli orizzonti dell’Ue. Verso Kiev ma non solo. «Il conflitto in Ucraina, le crescenti tensioni cui abbiamo assistito da ultimo nei Balcani, impongono scelte coraggiose», scandisce il Capo dello Stato. Scelte «in grado di consolidare e assicurare l’ampliamento del progetto comunitario, per renderlo idoneo ad affrontare le sfide del tempo presente». E «l’Italia – assicura – continuerà a lavorare affinché l’Unione europea possa essere sempre più attore capace di proiettare pace, stabilità e sviluppo a livello globale». 
Del resto l’Ue rappresenta «uno degli eventi di maggior successo della storia del nostro Continente», aveva già osservato l’inquilino del Colle nell’intervista rilasciata poche ore prima a Poste News: «Nel mondo globalizzato, affermare che nessuno si salva da solo non è una mera affermazione di rito».

Concetto che il Capo dello Stato rimarca nel suo intervento in apertura del apertura del concerto dell’Orchestra sinfonica nazionale della Rai, seguito dal ricevimento nei Giardini del Quirinale alla presenza delle più alte cariche dello Stato e degli ambasciatori accreditati nel nostro Paese (con l’eccezione dei rappresentanti di Russia e Bielorussia, come lo scorso anno). Nel primo pomeriggio invece, Mattarella aveva presenziato al cambio della Guardia d’Onore sulla piazza del Quirinale, con il reparto dei Corazzieri a cavallo e la Fanfara dei carabinieri. 


Ma la giornata, in attesa delle celebrazioni all’Altare della Patria e del sorvolo delle frecce tricolori di questa mattina, si era aperta con la consueta lettera inviata ai prefetti d’Italia. Una missiva nella quale Mattarella ricorda, oltre al 77esimo anniversario della Repubblica, i 75 anni della Costituzione: «Riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità». Doveri tra i quali, rimarca il Capo dello Stato, rientra quello della solidarietà.


«PROFONDAMENTE TOCCATO»
Un principio da tradurre in pratica, sottolinea il presidente, sia nei rapporti internazionali che in ambito domestico, come dimostrato con l’emergenza in Emilia Romagna, dove Mattarella si è recato martedì. «Ho ricevuto molteplici espressioni di vicinanza per le tragiche alluvioni: ne sono profondamente toccato», dice. «Numerosi Paesi hanno dimostrato concreta solidarietà, e desidero ringraziarli a nome della nostra comunità», aggiunge rivolto agli ambasciatori esteri in Italia. 


E non a caso è proprio «solidarietà» una della parole più citate da Mattarella. «Un valore iscritto anche tra i primi articoli della nostra Costituzione», un «principio attualissimo e profondamente sentito, di cui l’inaccettabile aggressione della Federazione Russa all’Ucraina rappresenta la più brutale ed evidente negazione».
Un accento al quale è connesso un altro invito rivolto dal presidente ai prefetti, quello a «fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile», per «dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini». Anche nell’ottica di non disperdere le risorse del Pnrr. E poi la necessità di «vicinanza alle fasce più fragili della popolazione, alle situazioni di marginalità», con «un’attenzione particolare – scrive Mattarella – ai fenomeni di degrado e alle situazioni di disagio sociale, soprattutto dei giovani e degli anziani». Perché il 2 giugno sia davvero la festa «di tutti gli italiani». 
 

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA