Matrimoni e cerimonie 2022, dal Green Pass al numero di invitati: tutte le "ultime" misure anti-Covid da rispettare

In attesa del termine dello stato d'emergenza previsto per il 31 marzo vediamo le regole a cui attenersi per festeggiare in sicurezza

Mercoledì 2 Marzo 2022 di Angela Orecchio
Matrimoni e cerimonie 2022, stop al limite di invitati e via le mascherine (all'aperto): tutte le misure anti-Covid da seguire

Estate, tempo di festeggiamenti, cerimonie all'aperto, matrimoni, banchetti, voglia di rincontrare amici e bridare con loro ai lieti eventi.

La stagione dei matrimoni (ma anche delle comunioni e dei battesimi) è alle porte e a bussare sono le regole anti-Covid, molto più light degli anni passati, ma comunque presenti. Fermo restando che dal 1° aprile tutto potrebbe cambiare ancora (la fine dello stato d'emergenza è in vigore fino al 31 marzo), vediamo insieme quale sono le regole a cui attenersi oggi. 

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Matrimoni e cerimonie 2022: cosa c'è da sapere

Il virus è stato un duro colpo per il settore del wedding e per tutto il settore degli eventi. La event industry si è trovata a dover fronteggiare a chiusure e aperture limitanti quasi quanto le chiusure che hanno fatto crollare drasticamente i fatturati di milioni di aziende. Come ha riportato l’Istat, due anni fa sono stati celebrati 96.841 matrimoni, 87mila in meno rispetto al 2019. Una riduzione di quasi il 50% che si è abbattuta anche su tutti i tipi di ricevimenti. E la difficoltà se non addirittura l'impossibilità di festeggiare con parenti e amici il giorno del sì ha fatto addirittura rimandare l'evento. La ripresa del settore è ricominciata già nell'estate 2021 ma il pareggio con i dati pre-pandemici sono molto lontani dal livellamento. Dislivello che si punta a colmare per gli addetti al settore nel 2022. E le prenotazioni sembrano confermarlo.

Feste si, ma nal rispetto delle regole

Dopo anni di attesa (dovuti al contenimento del coronavirus) quindi il momento è arrivato. Dal 1 aprile 2022, finito lo stato d'emergenza, tutto tornerà come prima (o quasi). L'amore torna a regnare sovrano ma nel rispetto delle normative anti-Covid per garantire la massima sicurezza a tutela di salute per ospiti e staff. Ecco quindi tutte le regole preventive da tenere in considerazione per il vostro "Sì, lo voglio!" in Italia. Per fare il punto della situazione abbiamo fatto riferimento al decreto-legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 5 gennaio, in attesa di aggiornamenti in vista della fine dello Stato d'emergenza. 

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Linee guida per l'organizzazione dei eventi

- Rilevazione temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C

- Mantenere l'elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni

- I partecipanti (ospiti o staff) dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie nei luoghi chiusi in ogni occasione in cui non sono seduti al tavolo

- Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti

- Laddove possibile, privilegiare l'utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze)

- È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d'aria naturale negli ambienti interni.

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Numero invitati

La prima grande bella notizia è che non ci sarà limite al numero di invitati. Matrimoni, feste e cerimonie potranno essere festeggiate con quante persone si vuole. Tutto ciò purché nella sala dove si celebra o si festeggia ci sia abbastanza spazio per poter mantenere la distanza di sicurezza per tutti. Quindi il numero di presenze contemporanee al party è definito in base alle dimensioni e alla capienza massima della location, ai ricambi d'aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita. 

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Distanze tra i tavoli

Vige ancora invece la distanza tra i tavoli da ripsettare: nessuna mise en place è esclusa (imperiale incluso) purché si mantenga il distanziamento di almeno 1 metro di separazione tra gli ospiti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (che potrebbe raggiungere i 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all'aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. 

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Il buffet

Sì ai tanto amati buffet. Corner di crudi, salumi, sushi e tanto altro posso tornare a adornare il vostro ricevimento. La somministrazione del cibo deve essere fatta però dal personale incaricato, nessuno degli ospiti potrà servirsi da solo toccando le pietanze a meno che non si opti per una modalità self-service con prodotti confezionati e monodose. In ogni caso, per ospiti e personale, l'obbligo del mantenimento della distanza e l'obbligo dell'utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. I buffet dovranno comunque essere organizzati con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l'accesso al buffet. Consigliabile usare segnaposto in modo che ognuno si sieda sempre nella stessa seduta. Pane e cracker vanno serviti in dosi e buste monoporzione.

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Musica e balli 

È consentita la musica dal vivo. Se c’è una band, deve essere ad almeno 3 metri dal pubblico, oppure deve esserci una barriera. I musicisti devono indossare la mascherina se si spostano nelle aree comuni. I balli all’esterno sono permessi. Al chiuso bisogna garantire una superficie di almeno due metri per ogni ospiti e aumentare il ricambio d’aria.

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Mascherine

Secondo le nuove disposizioni la mascherina all'aperto non si usa (se si rispettano le distanze) più però all’interno bisogna sempre averla quando ci si alza da tavola. L'obbligo dei dispositivi di sicurezza nei luoghi al chiuso resta. Il governo non ha ancora previsto una misura che allenti questa restrizione, neanche dopo il 31 marzo, data indicata come fine dello stato d'emergenza.

Chiuso o aperto

È preferibile festeggiare in luoghi aperti. Si può festeggiare anche in luoghi chiusi, ma come è facile immaginare ci sono regole più stringenti e bisogna garantire il ricambio d’aria.

 

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Questione Green Pass

Sì, in attesa delle prossime decisioni del governo, il Green Pass resta obbligatorio, anzi il Super Green Pass (che si ottiene al termine del ciclo vaccinale o dopo aver contratto il Covid). Tutto potrebbe cambiare a breve e tra i vari scenari si ipotizza l'eliminazione della certificazione verde per gli spazi all'aperto, ma ancora nessuna certezza dal governo. Il Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni ne hanno comunicato l'obbligo anche per la zona bianca. Con l'entrata in vigore del Green Pass dell'Unione Europea a partire dal 1° luglio tutte le norme di ogni Paese sono state uniformate a quelle dell'Ue, salvo eccezioni come quelle del Green Pass Rafforzato a partire dal 6 dicembre in Italia. Per l'Europa, i bambini con più di 6 anni dovranno sottoporsi al tampone per ottenere la Certificazione verde, mentre i bambini di età inferiore ai 6 anni sono esentati dai test e dal Green Pass. In Italia comunque l'obbligo di certificazione verde per accedere a locali ed eventi non vale per i bambini al di sotto dei 12 anni. 

La certificazione verde per i bambini

È importante sapere che è possibile richiedere il Green pass per bambini dai 2 anni di età, ma fino ai 5 anni non è necessario fare il tampone per richiedere la certificazione. Dai 5 anni in poi, invece, per il Green pass serve un tampone negativo, la certificazione di avvenuta guarigione o il vaccino. Fino al compimento dei 12 anni il Green pass resta un documento non obbligatorio, mentre per gli spostamenti internazionali le regole variano a seconda del Paese e ai bambini al di sopra dei 6 anni potrebbe essere richiesto. 

Ecco un breve riepilogo:

0-2 anni: Green pass non obbligatorio e non è possibile farne richiesta

2-5 anni; Green pass non obbligatorio, ma è possibile farne richiesta

5-11 anni: Green pass non obbligatorio, ma è possibile ottenerlo con tampone negativo o certificato di avvenuta guarigione o vaccino

12-17 anni: Green pass obbligatorio per locali ed eventi. È possibile ottenerlo con tampone negativo, certificato di avvenuta guarigione, o vaccino.

Nessun Covid Manager

Una delle figure introdotte in pandemia era stata il Covid Manager cioè un addetto incaricato al controllo del rispetto delle normative anti-Covid. Figura che nell'ultima ordinanza del Ministero della Salute non viene menzionata.

Cerimonie religiose e riti civili

Per quanto riguarda le funzioni (religiose o civili) queste si sono sempre potute svolgere. Per le funzioni religiose rimangono invariate le norme già precedentemente stabilite dal decreto del 7 agosto del Governo in accordo con la CEI, il quale sancisce il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e l’utilizzo mascherina per la protezione delle vie respiratorie. L’accesso alla chiesa può essere regolato da volontari che, muniti di guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento, favoriscano l’accesso e l’uscita degli invitati, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno 1,5 metro. Si consiglia, inoltre, l'utilizzo di più ingressi, ove presenti, distinguendo quelli riservati all'entrata da quelli destinati all'uscita. Le stesse misure preventive valgono anche per i riti civili, per i quali, ove sia possibile si consiglia l’utilizzo di spazi esterni. La capienza massima del luogo di culto o sala in cui avrà luogo la cerimonia viene stabilita da un ente legale tenendo conto della distanza minima di 1 metro laterale e frontale.

Le regole per Convegni e Congressi

Allo stato attuale, l’accesso a convegni e congressi è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle “certificazioni verdi Covid-19”. Sono esonerati dall’obbligo del possesso di una certificazione verde Covid 19 i soggetti minori di 12 anni e i soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dal Ministero della Salute.

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA