La mascherina all’aperto ha i giorni contati. Il ministro della Salute Roberto Speranza, su indicazione di Mario Draghi, ha chiesto al Comitato tecnico scientifico di esprimersi sull’abolizione dell’obbligo di indossare il dispositivo di protezione fuori casa. E dal Cts, che dovrebbe esprimersi domani, filtra che la data del “liberi tutti” sarà probabilmente il 1° luglio.
Il via libera è ormai maturo, nonostante la minaccia della variante Delta.
Vaccini, il Lazio anticipa i richiami per 150mila con Pfizer e Moderna
Mascherine e discoteche
Gradualmente si torna alla quasi normalità anche nei trasporti pubblici, dove in alcune Regioni già bianche - come Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte - è stata “allargata” la capienza dei bus, passando dal 50% all’80%. E probabilmente sempre dal 1° luglio verrà concessa, in settimana, la riapertura delle discoteche anche per ballare, non solo per consumare bevande o cibo. Ma con l’obbligo del green pass.
IL PRESSING
Si fa sempre più asfissiante intanto il pressing sul fronte politico per abolire le mascherine all’aperto. Matteo Salvini è in prima fila: «Spero che il via libera arrivi il prima possibile, perché non ce la si fa più. Se tutta Europa sta dicendo almeno all’aperto torniamo a respirare, sorridere, lavorare in serenità, io penso che l’Italia debba fare altrettanto. Ringrazio Draghi che ha chiesto un parere al Cts e spero che questo parere arrivi il prima possibile».
Sulla stessa linea Giorgia Meloni e Forza Italia. «Le mascherine all’aperto in Paesi come Belgio e Spagna sono state abolite», dice il forzista Antonio Tajani, «con la crescita delle vaccinazioni chi ha il green pass deve poterla togliere. Il primo luglio, quando entrerà in vigore la certificazione europea anti-Covid, si dovrà poter togliere la mascherina all’esterno: non è tana libera tutti ma un progressivo allentamento».
Anche i 5Stelle, il Pd, e il ministro Speranza sono ormai a favore di un superamento delle misure contro il virus. Mascherine incluse. E non solo per una questione di libertà persona, ma anche per spingere il turismo che vale il 13% del Pil nazionale. «C’è un importante tema che può segnare un momento di svolta, superare l’obbligo della mascherina all’aperto. Non possiamo perdere altro tempo, è un segnale anche per i turisti che vogliono venire in Italia, dobbiamo essere totalmente attrattivi», dice il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Del resto che questa sia la strada l’ha detto chiaro Draghi che da tempo parla di superamento dell’obbligo da metà luglio. Ma, vista la situazione, ha deciso di accelerare chiedendo al Cts appunto di esprimere l’atteso parere.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout