Salvini alla Ue: «Basta insulti, non siamo mercanti di tappeti»

Giovedì 22 Novembre 2018
Salvini alla Ue: «Basta insulti, non siamo mercanti di tappeti»
2

«Il popolo italiano non è un popolo di mercanti di tappeti o di accattoni.

Moscovici continua ad insultare l'Italia, ma il suo stipendio è pagato anche dagli italiani. Ora basta, la pazienza è finita». Lo dice il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini replicando alle critiche alla manovra del commissario europeo per gli affari economici.

Già in mattinata il vicepremier aveva chiarito la sua posizione rispetto alla bocciatura della manovra da parte della Ue. «Noi passi indietro non ne facciamo. Non ne faremo perchè i soldi che abbiamo messo nella manovra economica riguardano la Sanità, e il diritto alla salute non si tocca. Si assumono mille ricercatori universitari, ci sono corsi di specializzazione per 600 medici, quindi non abbiamo messo lì dei soldi a caso». Lo afferma il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, intervenendo a Uno Mattina, su Rai 1, parlando del confronto con Bruxelles sulla manovra. E assicura: «Il risparmio privato non si tocca, semmai si può vendere qualche immobile pubblico. C'è un'idea di Italia che cresce. Se poi con Bruxelles vogliamo ragionare di investimenti, c'è stata l'alluvione in Veneto, in Friuli, in Trentino, in Sicilia, in Sardegna: se vogliamo mettere più soldi sulla tutela del territorio, per carità di Dio. Ma siccome sono soldi degli italiani, non dell'Europa, chiederemo di poter spendere questi soldi per gli italiani».

LEGGI ANCHE L'Ue boccia la manovra, dubbi su crescita e debito. Moscovici: «Rischio per l'Europa»
LEGGI ANCHE Il premier Conte: «I rapporti tra M5S e Lega? Molto buoni»

«Chiedo dunque rispetto per il popolo italiano, visto che paghiamo - continuan Salvini - Nella 'letterina' c'è scritto che non posso cambiare la legge Fornero. Ma io non voglio tornare indietro. Non voglio litigare con nessuno. Ma devo scegliere tra Bruxelles e gli italiani, la scelta è facile. Quello che l'Europa non può chiedermi è di non cambiare la legge Fornero: io quella legge voglio smontarla. Io sono al governo perchè Berlusconi mi disse 'vai e prova'. E io che sono tosto sto andando avanti. Non è che siccome i sondaggi vanno bene, mollo tutto».

LEGGI ANCHE Oggi e domani il tour elettorale di Salvini in Sardegna - di M. Ajello

«Fare il ministro dell'Interno mi porta via 23 ore al giorno. Non ho tempo di pensare ad altre sfide, come quella di fare il leader dei sovranisti europei - chiarisce poi il vicepremier Salvini - Io sono al governo perchè Berlusconi mi disse 'vai e prova'. E io che sono tosto sto andando avanti. Non è che siccome i sondaggi vanno bene, mollo tutto».

«Lo spread viene deciso con un clic dall'altra parte del mondo, che decide: oggi l'Italia sale, l'Italia scende. È chiaro che quello non è controllabile. L'economia italiana è sana, il presidente dell'Associazione bancaria italiana ha detto l'economia italiana è tra le più sane d'Europa e lo spread non corrisponde alla vita vera, all'economia vera del Paese. È chiaro che qualcuno sta cercando di speculare, perchè se sale questo famoso spread magari pensano che noi dobbiamo tassare i risparmi degli italiani». «Abbiamo un consenso incredibile nel Paese - continuan Salvini - In cinque mesi abbiamo fatto tanto, non vorrei che qualche speculatore non volesse che continuassimo a fare altrettanto. Ci sono circa 5mila miliardi di risparmio privato, che per me, lo ripeto, non si toccano».

Termovalorizzatori. «Un conto è beccare e mandare in galera i delinquenti che fanno roghi tossici e fanno ammalare di tumore bambini e residenti in Campania. Altro conto sono i rifiuti che non evaporano: il mio problema è togliere la monnezza, ma questo vale a Napoli, a Milano, a Palermo, a Roma. Se ci sono altri strumenti rispetto a bruciarla in maniera pulita e sicura e creare energia me lo dicano». «Mi fido del presidente del Consiglio e del ministro dell'Ambiente -ha aggiunto il vicepremier- che stanno studiando il problema non solo per la Campania. Non è che sia un tifoso a prescindere dei termovalorizzatori, a me basta che a gennaio a Napoli e in Campania non vengano sommersi dai rifiuti come accadde dieci anni fa».

Corruzione e Sicurezza. Il voto sull'emendamento all ddl anticorruzione «non sarà nè il primo nè l'ultimo incidente di percorso, quando c'è il voto segreto. Il voto segreto lo eliminerei, perchè siccome gli italiani votano i parlamentari è giusto che i parlamentari ci mettano la faccia». «Io mi fido di Luigi Di maio, èuna persona seria e coerente come me, gli emendamenti sono stati ritirati e il decreto Sicurezza deve essere approvato entro il 3 dicembre».


E sul caso Tav: «L'Italia ha bisogno più di sì che di no. Sulla Tav gli esperti stanno valutando costi e benefici. Io di mio preferisco andare avanti, ma aspettiamo il loro parere. C'è un impegno nel contratto e lo rispetto, spero solo che questi esperti facciano presto». 

Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA