Manovra: per gli evasori pene più severe, ok alla sugar tax. Di Maio: «Su molti temi voglio vederci chiaro»

Giovedì 17 Ottobre 2019
Manovra: carcere per gli evasori e sugar tax. Di Maio: «Su molti temi voglio vederci chiaro»

Manovra, c'è la stretta sul carcere per gli evasori, ma niente plastic tax su quella bio. E poi è allo studio la riduzione alle multe a chi rifiuta il Pos. Niente aumenti della tassa sulla fortuna, ma un prelievo sui gestori delle slot che fa scattare l'allarme degli operatori. Contante che cala, ma gradualmente, fino a 1.000 euro. Stretta sul carcere per gli evasori, per ora solo sulle dichiarazioni fraudolente. E un nuovo prestito da 350 milioni per Alitalia.

Statali, aumenti da 90 euro in busta paga: stanziamento di 3,2 miliardi di euro



Continua ad essere apertissimo il cantiere del decreto fiscale che accompagna la manovra, che a sua volta conterrà, secondo quanto indicato dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, anche la «sugar tax», cioè un balzello sulle bevande zuccherate che non riguarderà, assicura, le merendine. Dalle ultime bozze del decreto fiscale, in cui compare l'intesa di massima su riduzione dell'uso del contante e inasprimento delle pene per i grandi evasori, raggiunta mercoledì all'alba dopo un Cdm fiume, spunta anche l'Imu sulle trivelle. L'imposta, oggetto di varie diatribe anche giudiziarie negli anni scorsi, si applicherà a partire dal 2020 sulle «piattaforme marine con struttura emersa destinata alla coltivazione di idrocarburi» dentro i «mari territoriali». Alle trivelle si applicherà un'aliquota fissa del 10,6 per mille che andrà in larga parte allo Stato e per il 3 per mille ai Comuni, ma su una base imponibile ridotta del 20% e sulla base dei soli valori contabili (non quelli catastali come per gli immobili). Gli incassi saliranno così a 570 milioni (con un aumento di circa 6 milioni). I rigassificatori continueranno a pagare sulle sole aree ad uso abitativo e di servizi civili. Il nuovo testo conferma l'impianto anti-evasione, dalla lotta alle frodi su accise e carburanti alla spinta all'uso del Pos, con le multe per chi non accetta le carte e 50 milioni per estrazioni e premi speciali, in aggiunta alla lotteria degli scontrini che partirà dal primo gennaio, per chi paga con la moneta elettronica. Mancano ancora, invece, i dettagli del superbonus in arrivo con il piano Italia Cashless, pallino di Giuseppe Conte, che probabilmente saranno in manovra. Il premier intanto anticipa che sarà uno sconto al 10% o al 19% che partirà da 200 euro ma potrà aumentare, e andrà a chi paga con le carte «meccanico, idraulico, elettricista, bar o parrucchiere». Sempre in manovra potrebbero arrivare nuove tasse sulle sigarette e la sugar tax (inizialmente quotata circa 250 milioni), da applicare solo sulle bevande con zuccheri aggiunti. Una tassa che però non piace a Italia Viva e che il ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, che per primo l'aveva proposta, vorrebbe finanziasse però la scuola. Non ci sarà, salvo ripensamenti dell'ultima ora, un aumento delle tasse sulle vincite sopra i 500 euro, che compariva nelle prime bozze. Al suo posto sale di mezzo miliardo il Preu sulle slot e sulle videolotteries. Sulle barricate gli operatori, dal Sapr a Confindustria giochi, che paventano il rischio di implosione del settore in favore del gioco illegale. Lamentele arrivano anche dalle partite Iva, per le annunciate modifiche alla flat tax al 15%. Gli autonomi, peraltro, saranno investiti anche dal cambio degli acconti, annunciato da Gualtieri: invece di intervenire sulle scadenze delle rate per i pagamenti legati agli Isa, il governo ha infatti optato per una riduzione al 90% dell'acconto del 30 novembre che permetterà di avere nel 2020 un 'tesorettò da 3 miliardi. Dopo le proteste di imprese e consumatori, arriva intanto un'apertura del ministro dell'Ambiente sulla nuova plastic tax da 1 euro al kg: la proposta di Sergio Costa è quella di aprire un tavolo, per aiutare le aziende alle prese con la «transizione» green. E nel frattempo «immaginare di mantenere una tassazione sulle plastiche non biodegradabili e non biocompostabili, cioè quelle non eco-compatibili e non riciclabili».

Si valuta riduzione alle multe a chi rifiuta il Pos. Una diversa modulazione delle multe per i commercianti che non accettano i pagamenti con il Pos. È questa, secondo quanto riferiscono fonti di governo, una delle misure del decreto fiscale oggetto di riflessione. Il provvedimento è stato approvato salvo intese dal Consiglio dei ministri fiume di martedì e alcune misure sono ancora in via di limatura. Tra queste anche la sanzione di 30 euro per chi rifiuta il Pos, che al momento prevede in aggiunta di calcolare per la multa anche il 4% del valore della transazione. Questo 4% potrebbe essere ridotto o anche eliminato.

M5S:
«Con sugar tax su bevande proteggiamo salute». «Il ministro dell'Economia Gualtieri conferma che la manovra conterrà un intervento per disincentivare l'assunzione di bevande zuccherate attraverso la leva fiscale. Come auspicato dal ministro Lorenzo Fioramonti, cominciamo finalmente a disincentivare i comportamenti dannosi per la salute e a rispondere all'appello dell'Organizzazione mondiale della Sanità per contrastare l'elevato tasso di obesità infantile e malattie diabetiche nel nostro Paese. Le risorse recuperate dalla cosiddetta sugar tax sulle bevande dovranno servire a far risparmiare le famiglie con figli a scuola e all'università e vanno investite in innovazione e ricerca. Solo così garantiamo davvero un futuro ai nostri giovani e al nostro Paese». Lo affermano le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle nelle commissioni Cultura e Affari sociali alla Camera.

Di Maio domani vede i ministri M5S: 
«Su molti temi voglio vederci chiaro». Luigi Di Maio domattina, al rientro dagli Usa, riunirà i ministri M5s a Palazzo Chigi sulla manovra. «Su molti temi voglio vederci chiaro. Tutto è stato approvato salvo intese perché non c'è ancora un accordo su tante cose e come prima forza politica del Parlamento dobbiamo fare le cose perbene», ha detto Di Maio ai suoi. A quanto si apprende, per M5s i principali problemi sono sulle partite iva «colpite dalla riduzione della flat tax» e sul pacchetto antievasione «che finisce per colpire di nuovo i commercianti».

Ultimo aggiornamento: 21:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA