Lombardia e Sardegna zona arancione, quattro regioni e Trento rimangono in fascia gialla. La nuova mappa da oggi

Sabato 23 Gennaio 2021
Lombardia e Sardegna zona arancione, 4 regioni e Trento restano in fascia gialla. La nuova mappa da domani

Dopo l'autogol del Pirellone che ha portato la Regione in fascia rossa, la Lombardia torna zona arancione.  Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l'ordinanza con cui si annullano gli effetti di quella del 16 gennaio che aveva fatto diventare "rossa" la regione. Restano invece gialle 4 regioni più la Provincia autonoma di Trento. Nello scorso provvedimento era presente la Sardegna che invece da oggi sarà arancione. Le Regioni gialle, oltre alla Provincia Autonoma di Trento, sono Campania, Basilicata, Molise e Toscana.  La nuova "colorazione" sarà in vigore da domenica 24 gennaio.

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L'ordinanza ha validità dal giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale per 15 giorni.

La decisione sulla Lombardia, si legge nell'atto, è stata presa «in ragione degli elementi sopravvenuti conseguenti alla rettifica dei dati operata dalla Regione Lombardia ora per allora, come certificati dalla Cabina di regia».

I colori delle Regioni

Sono quindi in tutto 14 le Regioni in area arancione. L'ordinanza di Speranza conferma in area arancione Calabria, Emilia Romagna e Veneto. Restano in questa fascia anche: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle d'Aosta. Con le ultime ordinanze firmate oggi sono, quindi, entrate in fascia arancione anche la Sardegna e la Lombardia, che prima erano rispettivamente in fascia gialla e rossa.

Scuole aperte da lunedì

Dato che la Lombardia torna in zona arancione «già da lunedì le scuole medie riprenderanno la propria attività in presenza», ha intanto annunciato il presidente della Regione Attilio Fontana aggiungendo che «quelle secondarie di secondo grado potranno riprendere le lezioni in presenza secondo l'organizzazione stabilita nei piani operativi delle Prefetture». «Regione Lombardia, per quanto di propria competenza - ha assicurato - ha già attivato le procedure affinché il Trasporto pubblico locale attui quanto previsto dalle Prefetture».
 

Fontana ha quindi commentato com «un'ottima notizia»: la decisione di passare la Lombardia da zona rossa a zona arancione. Secondo Fontana, «viene confermato quello che da tempo sosteniamo, ovvero che i dati della Lombardia erano tali da collocare la nostra regione in zona arancione. E, in tal senso, la sola presentazione del ricorso al Tar del Lazio contro decisioni inique tutte romane ha contribuito a raggiungere il risultato auspicato». Ancora una volta il presidente contro quelli che definisce «i professionisti della mistificazione della verità», ripete «ancora una volta che i 'dati richiestì alla Lombardia sono sempre stati forniti con puntualità e secondo i parametri standard. Semmai qualcuno a Roma dovrebbe chiedersi come mai Regione Lombardia abbia dovuto segnalare il 'mal funzionamentò dell'algoritmo che determina l'Rt dell'ISS. Chi, invece, sostiene il contrario lo deve dimostrare con atti concreti e non manipolando la realtà a uso propagandistico».

Opposizione all'attacco

«Il vaso è colmo per tutta l'opposizione del Governo di Lombardia. L'opposizione del Consiglio regionale, il giorno dopo le lunghe ore di tensione per accertare la responsabilità di Regione sulla beffa dei parametri sbagliati su cui si era basata l'imposizione della zona rossa, chiede che il Governatore Fontana venga martedì a riferire in Aula». È quanto chiedono con forza i partiti di opposizione al Consiglio regionale della Lombardia, dopo il caos sui numeri dei contagi. «Dopo gli errori nella gestione dell'emergenza - si legge in una nota congiunta dei capigruppo -, ora siamo alla confusione nella gestione dei dati che ci fa pagare il prezzo, economico e psicologico, di una settimana in zona rossa. I cittadini lombardi hanno diritto ad avere la massima chiarezza su quanto è accaduto: tutto questo grava sulla pelle dei cittadini e su tutto il tessuto produttivo della Lombardia, con bar, ristoranti e imprese e scuole secondarie chiusi a causa della zona rossa». Per questo, prosegue il comunicato, «Fontana e il neo assessore Moratti devono presentarsi martedì in Consiglio e riferire su quanto accaduto. Così non è più possibile andare avanti, da traino della nazione siamo diventati lo zimbello dell'Italia, adesso basta». La nota è firmata da Fabio Pizzul (Pd), Massimo De Rosa (Movimento 5 Stelle), Elisabetta Strada (Lombardi Civici Europeisti), Michele Usuelli (+Europa Radicali), Patrizia Baffi (Italia Viva) e Niccolò Carretta (Azione).

Ultimo aggiornamento: 24 Gennaio, 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA