Di Maio e il fact checking: su Iva, pensioni e sviluppo dice mezze verità

Lunedì 24 Dicembre 2018 di Diodato Pirone
Di Maio e il fact checking: su Iva, pensioni e sviluppo dice mezze verità

Il gioco di ridurre a un semplice vero o falso misure complesse, usato da Luigi Di Maio, può rivelarsi un'arma a doppio taglio perché, alla fine, lo stesso giochino potrebbe essere falso. Analizziamone le voci principali.

LEGGI ANCHE Di Maio: «Troppe balle di Natale».

E pubblica il "vero-falso" della manovra. Salvini: una legge di bilancio da 7

IVA
Ha ragione Di Maio a barrare falso per l'aumento dell'Iva? Si. Tuttavia un aumento dell'Iva di ben 23 miliardi è rinviato al 2020.



PENSIONI
Qui il vicepremier ricorre a giochi di parole. Tecnicamente non c'è taglio, ma nel 2019 le pensioni oltre i 1.200/1.300 euro netti riceveranno solo in parte e in misura decrescente l'adeguamento al costo della vita. Quindi, il taglio c'è. Altro che balle.

PENSIONI ALTE
In campagna elettorale il M5S aveva promesso l'eliminazione delle rendite d'oro per risparmiare 12 miliardi. Il risultato è una tassa oltre i 100.000 euro lordi (simile a quella del governo Letta) che porta appena 80 (ottanta) milioni di risparmio. Il superamento della Fornero, poi, cosa diversa dalla sua abolizione, durerà tre anni e prevede filtri d'uscita.

INVESTIMENTI
Dopo l'accordo con la Commissione di Bruxelles questa voce è crollata da 9 a 3,6 miliardi.

SPESE MILITARI
I tagli sembrano ammontare a 500 milioni in più anni sui 14 miliardi assorbiti nel solo 2018 dalla Difesa (Carabinieri esclusi).

AUTO
Colpisce infine che nella lista non ci sia la nuova tassa sulle auto che scatterà a marzo. Sarà vera oppure falsa anche quella?
 

Ultimo aggiornamento: 26 Dicembre, 15:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA