Oggi alle ore 15 ci sarà l'ufficializzazione, al Senato dovrebbe essere Licia Ronzulli a guidare il gruppo di Forza Italia. La fedelissima di Berlusconi, per giorni sulla graticola, si è tirata fuori dalla partita del governo, è finita nel mirino di FdI e di chi l'additava come l'ostacolo numero uno sulla strada di un accordo nel centrodestra.
Riavvicinamento
Tuttavia, il riavvicinamento con la Meloni operazione alla quale si lavorerà pure nei prossimi giorni si misurerà alla prova dei fatti. La padrone di casa con Berlusconi è stata chiara, l'obiettivo imprescindibile è un esecutivo di centrodestra ma allo stesso tempo non dovrà più accadere che Forza Italia si tenga le «mani libere in Parlamento» perché altrimenti i numeri li cercherà altrove. Dall'altra parte c'è stata una richiesta chiara, «sono io che faccio da garante, non altri». Per la serie il gioco a spaccare il partito di FI non funziona. L'interlocuzione dovrà avvenire in maniera ordinata, senza osserva un big forzista che si cerchino altri interlocutori. E così, una volta nato il governo, Ronzulli interpreterà come sempre la strategia del Cavaliere. Che punta, per esempio, a ottenere il via libera ai punti del programma. A partire dall'aumento delle pensioni per gli anziani, dalla riforma della giustizia e dalla realizzazione della flat tax.
Al momento non è prevista alcuna scissione, senatori come Lotito e Fazzone hanno smentito di voler lasciare il gruppo: «Non ho mai tentennato né mi sono mai fatto ammaliare da qualche sirena che mi avrebbe voluto transitare altrove», assicura il presidente della Lazio. Ma il partito resta spaccato tra chi mira alla linea dura incarnata da Micciché senza escludere l'appoggio esterno e chi, invece, non intende alzare barricate. L'annuncio della lista dei ministri potrebbe portare nuove fibrillazioni. Per un po' le due anime in FI coesisteranno, ma non è escluso che più avanti ci possa essere qualcuno che abbandoni la nave azzurra. Ronzulli vestirà i panni del capitano e vigilerà per conto dell'ex premier. L'obiettivo è tenere insieme l'equipaggio. «Ora spetta alla Meloni l'onere e la responsabilità, vedremo passo dopo passo», dice un altro senatore azzurro.