Legittima difesa, la maggioranza tiene ma i numeri calano ancora

Giovedì 28 Marzo 2019
Legittima difesa, la maggioranza tiene ma i numeri calano ancora
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La maggioranza M5s-Lega ha tenuto alla prova del voto sulla legittima difesa, diventata legge in terza lettura al Senato, totalizzando insieme 142 voti favorevoli (91 dei 5 stelle e 51 della Lega), ma a Palazzo Madama i gialloverdi si allontanano dalla «quota di autosufficienza» che è di 161.

Leggittima difesa è legge: ecco le nuove tutele

Nel voto sulla legittima difesa, gli alleati di governo hanno raggiunto la somma di 142 senatori favorevoli, che era esattamente il quorum necessario previsto oggi ai fini del numero legale. Quindi M5s e Lega sarebbero comunque riusciti, insieme, ad approvare il disegno di legge, senza aver bisogno dei sì di Forza Italia e Fratelli d'Italia che pure sono arrivati. Ma rispetto alla maggioranza «utile» di 161, ai gialloverdi oggi mancano all'appello 19 senatori.

Il 20 marzo scorso la maggioranza non superò da sola la prova del voto sul caso Diciotti: allora, per decidere sull'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini serviva la maggioranza assoluta, ossia 161 senatori mentre leghisti e pentastellati si fermarono a 153 senatori. Complessivamente a Palazzo Madama i due gruppi possono contare su una maggioranza di 165 senatori (107 M5s e 58 Lega).
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