Ius scholae, cos'è e come funziona la legge per dare cittadinanza ai minori stranieri dopo 5 anni di scuola

Cittadinanza ai minori che sono in italia dai 12 anni dopo 5 anni di scuola

Mercoledì 29 Giugno 2022
Ius Scholae alla Camera: come funziona la legge per dare cittadinanza ai minori stranieri che frequentano la scuola

Lo ius scholae arriva alla Camera per la dicussione generale dopo il via libera della commissione affari costituzionali. Una legge che interessa quasi un milione di under 18 nati in Italia o arrivati entro i 12 anni e facilita l'acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri che frequentano la scuola pubblica per almeno 5 anni.

Ecco come funziona e cosa prevede questa proposta di riforma della cittadinanza. 

Ius Scholae, cosa prevede 

Lo Ius Scholae permette l'acquisizione della cittadinanza al minore straniero nato in Italia o che vi ha fatto ingresso entro il dodicesimo anno di età qualora abbia frequentato regolarmente per almeno cinque anni nel territorio nazionale uno o più cicli presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Altra condizione per l'acquisizione della cittadinanza è che il minore deve aver risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia.  

Soddisfatte queste condizioni, per ottenere la cittadinanza sarà sufficiente una dichiarazione di volontà (che deve essere fatta entro il compimento della maggiore età del minore), da parte di un genitore legalmente residente in Italia o da chi esercita la responsabilità genitoriale, all'ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore. Successivamente l'interessato potrà scegliere di rinunciare alla cittadinanza italiana se in possesso di altra cittadinanza (entro due anni dal raggiungimento della maggiore età).

In assenza della dichiarazione di volontà, il minore potrà acquistare la cittadinanza facendone richiesta all'ufficiale dello stato civile entro due anni dalla maggiore età. Una norma del testo specifica che il requisito della minore età si considera riferito al momento della presentazione dell'istanza o della richiesta da parte dei genitori. 

Le differenze con Ius Sanguinis e Ius Soli 

Lo Ius Scholae si differenzia dallo Ius Sanguinis e dallo ius soli. Lo Ius sanguinis è il meccanismo che regola oggi l'acquisizione della cittadinanza e prevede che sia italiano chi nasce da almeno un genitore in possesso della cittadinanza. Gli stranieri che arrivano in Italia invece possono richiedere la "naturalizzazione" dopo 10 anni di permanenza nel territorio nazionale e i loro figli possono richiederla al compimento della maggiore età, dimostrando di aver vissuto nel paese in modo continuativo. 

Secondo lo Ius Soli invece la cittadinanza viene concessa a chiunque nasce nel territorio di uno stato. È il sistema che regola il riconoscimento della cittadinanza negli Stati Uniti, in Brasile o in Canada. Alcuni paesi europei come Regno Unito, Germania e Francia appliano lo ius soli in forma modificata (richiedendo altre condizioni oltre alla semplice nascita). 

Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 16:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA