I pensionati in più sono un milione: statali via da agosto

Venerdì 18 Gennaio 2019 di Luca Cifoni
I pensionati in più sono un milione: statali via da agosto
Un milione di pensionati in più con Quota 100 tra il 2019 e il 2021. È l'obiettivo numerico fissato dal governo per quella che rappresenta indubbiamente una retromarcia rispetto alle norme previdenziali introdotte via via negli ultimi 25 anni, anche se non si tratta per il momento di uno scardinamento della legge Fornero; soprattutto se si prende in parola la scelta dell'esecutivo di rendere sperimentale e temporaneo il nuovo canale di uscita. E tuttavia all'interno del ministero dell'Economia il pacchetto pensionistico complessivo - che comprende anche la proroga di opzione donna e Ape sociale e l'abolizione del meccanismo di adeguamento all'aspettativa di vita del requisito per la pensione anticipata - desta qualche preoccupazione. Tant'è vero che nella versione finale del provvedimento potrebbe essere inserita una forma di monitoraggio ulteriore, rispetto a quello già previsto nella legge di bilancio per il fondo complessivo destinato a reddito di cittadinanza e Quota 100.

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Se questa proposta della Ragioneria generale dello Stato verrà accettata, l'Inps dovrà procedere ad una verifica (bimestrale nel 2019 e trimestrale negli anni successivi) delle domande di pensione presentate. In caso suonasse il campanello d'allarme sul superamento dei tetti di spesa previsti, scatterebbe una procedura definita per legge nel 2009 (ma scarsamente applicata) che prevede una sorta di meccanismo taglia-spese automatico, mediante appositi provvedimenti. E dalla volontà di tenere sotto controllo la spesa deriva anche la definizione del delicato dossier relativo ai dipendenti pubblici: per quelli che vanno in pensione con Quota 100 o con altri canali sarà disponibile un anticipo bancario del Tfs (trattamento di fine servizio) fino a 30 mila euro, con interessi al 95 per cento a carico dello Stato. Oggi il pagamento della liquidazione avviene con un ritardo almeno di uno-due anni: il ministro della Pubblica amministrazione Bongiorno si è rallegrata di questa soluzione, ma spera di riuscire in seguito ad alzare la soglia del prestito.
I dipendenti pubblici che hanno maturato i 62 anni di età e i 38 di contributi entro il 31 dicembre 2018 potranno accedere alla pensione il primo agosto, un mese dopo di quanto originariamente previsto.
 

 
Ultimo aggiornamento: 16:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA