Green pass solo al chiuso e tampone per lavorare: le ipotesi per le riaperture

In arrivo la road map. Per i dipendenti si valutano nuove regole meno stringenti. Il sottosegretario Costa: «Arriveremo all’estate senza alcun tipo di restrizione»

Mercoledì 9 Marzo 2022 di Francesco Malfetano
Green pass solo al chiuso e tampone per lavorare: le ipotesi per le riaperture

Addio al Green pass per il consumo all’esterno dei locali e stop al Qr code “rafforzato” sul posto di lavoro. Sarebbero queste alcune delle ipotesi su cui l’esecutivo sta ragionando per la definizione della road map delle riaperture, ormai attesissima da quasi un mese. La pubblicazione infatti pare ormai questione di giorni ma è stata già più volte procrastinata. «Voglio limitare le restrizioni al più presto possibile» aveva infatti spiegato il 18 febbraio il premier Mario Draghi, annunciando l’imminente arrivo di nuove indicazioni sugli allentamenti.

Poi con l’invasione russa dell’Ucraina le cose sono andate diversamente. Più passano i giorni però, e più diventa difficile rinviare oltre la decisione. Al 31 marzo, e quindi alla scadenza dello stato d’emergenza (che non verrà rinnovato), mancano infatti tre settimane. A Palazzo Chigi e al ministero della Salute lo sanno. Anche perché il pressing di alcune forze politiche, delle Regioni e delle attività produttive si sta facendo sempre più forte, specie per l’abolizione in toto del Green pass. Istanza questa che, al momento, è però vista come molto remota. In compenso qualche concessione verrà fatta. 

La road map delle riaperture

Ed è per questo che - con un occhio ben puntato sull’andamento dei contagi, in rialzo ormai da alcuni giorni - al ministero sono in corso i primi confronti. L’idea è quella di redigere più piani alternativi da sottoporre poi a Mario Draghi e ai suoi non appena, dopo il vertice di Versailles di oggi e domani, si trovi un po’ di calma in questi giorni frenetici. I punti cardine del piano in realtà sono già noti. Li aveva annunciati proprio il premier in conferenza stampa. E sono, appunto, il mancato rinnovo dello stato d’emergenza e l’eliminazione dell’obbligo di esibire il Green pass in bar e ristoranti all’aperto o anche in luoghi - sempre all’aperto - dove si pratica sport. In effetti, questa dell’allentamento solo all’esterno dei locali, è una delle direttrici lungo cui si stanno muovendo i tecnici. L’altra invece è la possibile trasformazione dell’obbligo di Green pass “rafforzato” (ottenibile solo dopo la guarigione dal Covid o dopo la vaccinazione) in obbligo di pass “base (ottenibile anche a seguito dell’esito negativo di un tampone). La combinazione delle due “vie” darebbe il là, per il mese di aprile, ad una fase transitoria in cui il pass sarebbe chiesto solo per le attività all’interno (anche per quanto riguarda fiere, feste e spettacoli). Discorso differente per le discoteche, per loro non sono previste grosse novità.


Gli occhi di tutti però, sono puntati sul lavoro. Anche se l’obbligo vaccinale per gli over 50 resta confermato fino al 15 giugno, ieri il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha parlato di «anticipare la possibilità per gli over 50 di andare al lavoro con il Green Pass base (anziché quello rafforzato), ossia facendo il tampone rapido ogni due giorni. Un’ipotesi che potrebbe dare la possibilità di tornare al lavoro per chi non si è vaccinato e anche per allentare la tensione». L’idea peraltro sarebbe in piedi anche per evitare la situazione paradossale in cui un dipendente non vaccinato, magari un cameriere, possa andare a mangiare nel ristorante in cui invece non gli è consentito di lavorare. In ogni caso l’allentamento è sul tavolo e, con ogni probabilità a partire da maggio e fino alla metà di giugno, consentirebbe quindi agli over50 di recarsi sul posto di lavoro con il pass “base” come i colleghi più giovani. Ma continuando a dover pagare la sanzione da 100 euro prevista per l’obbligo vaccinale.

Le altre misure

Allo studio però, magari già a partire dall’inizio o dalla metà di aprile (in tempo per le vacanze pasquali), c’è il possibile allentamento delle restrizioni per alberghi e mezzi di trasporto: per entrambi si valuta la possibilità di richiedere solo pass “base”. Tuttavia sul punto ci sono ancora diverse resistenze. . «Procederemo con altri allentamenti e credo che entro giugno avremo uno scenario che ci consentirà di arrivare all’estate senza restrizioni» rimarca però Costa.
Intanto, da oggi cambiano già alcune regole. In particolare, per la prima volta dopo 2 anni, torna ad essere possibile accedere ai reparti degli ospedali. Con delle limitazioni: solo per 45 minuti al giorno e indossando la mascherina Ffp2. Non solo. Possono accedere in corsia solo coloro che sono guariti dal Covid e hanno completato il ciclo vaccinale primario (esibendo l’esito negativo di un tampone), oppure coloro che hanno ricevuto la dose booster (senza la necessità di un test). Ai non vaccinati quindi, la possibilità resta preclusa. Infine, un ulteriore step attende la Penisola. Da oggi, fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in tutti i locali al chiuso, nelle sale cinematografiche e nei teatri italiani è consentito consumare cibi e bevande durante lo spettacolo.

Ultimo aggiornamento: 11 Marzo, 12:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA