«Green Pass per scuola e trasporti». Draghi accelera, domani in cdm

Martedì 27 Luglio 2021 di Marco Conti e Francesco Malfetano
«Green Pass per scuola e trasporti». Draghi accelera, domani in cdm

Corre veloce l’orologio per la scuola italiana. Al 13 settembre manca infatti poco più di un mese ma restano ancora da sciogliere molti dei nodi che preoccupano in vista del rientro in classe. Oltre all’addio definitivo alla didattica a distanza e l’obbligo di vaccinazione per i docenti, da sistemare c’è anche la pratica trasporti.

Non solo a livello locale, come i bus scolastici appunto, ma anche per le lunghe percorrenze. 

Temi, tutti, che domani saranno al centro di un Consiglio dei ministri voluto fortemente dal premier Mario Draghi proprio per accelerare in vista del ritorno in aula. Il cdm non è ancora stato convocato ma i preparativi sono ormai già compiuti: oggi pomeriggio infatti, si riuniranno le commissioni Istruzione e Trasporti della conferenza delle Regioni, preludio proprio del tavolo tra tutti i governatori che si terrà invece domani. Non è inoltre escluso che tra oggi e domani saranno convocati anche una cabina di regia e un pre-consiglio dei ministri che, in verità, si annuncia tutt’altro che sereno. 

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Le vaccinazioni

Sul tavolo c’è innanzitutto il Piano scuola 2021/2022 che, redatto dal ministro dell’Istruzione Bianchi dopo aver incontrato i sindacati, verrà presentato domani proprio alle Regioni per chiarire in che modo tra distanziamento, ingressi scaglionati e mascherine si tornerà in aula.

Il tema più caldo però resta quello delle vaccinazioni. Secondo i dati della struttura commissariale - che ieri mattina ha partecipato ad un incontro tra i tecnici del ministero dell’Istruzione e i sindacati - ha scelto di non accedere alla profilassi il 14,5% del personale scolastico italiano. Per i circa 222mila tra docenti e operatori Ata le ipotesi sono due. La prima è appunto l’obbligatorietà su cui, come confermato dal ministro Speranza, «si sta lavorando». I margini però sono stretti e bisogna convincere Lega e M5s sulla bontà della misura. Tuttavia non è escluso che Draghi in cdm decida di forzare la mano. D’altro canto, (anche considerando «l’esiguo numero di docenti non vaccinati» ha spiegato il sottosegretario alla Salute Sileri) si potrebbe anche fare un ultimo tentativo per convincerli con le buone esercitando una moral suasion che lasci nell’aria la minaccia di sospensione in caso di non profilassi come già avvenuto per il personale sanitario. In questo caso l’obbligo sarebbe rimandato a quando Figliuolo avrà ricevuto dalla Regioni (che contestano i dati sulla profilassi degli operatori scolastici) una fotografia più puntuale della situazione della profilassi. Al momento la media nazionale è dell’85,5% appunto, ma diversi territori non raggiungono l’80. Se questi non si adegueranno al più presto toccando quota 90/95%, scatterà l’imposizione. Questa però sarà solo per i docenti. Bocciata per ora ogni possibilità che anche gli studenti debbano munirsi di Green Pass per entrare in aula come chiesto ieri dall’Associazione nazionale presidi e dal governatore campano Vincenzo De Luca.

Trasporti

Tant’è che lo stesso pass non sarà obbligatorio neppure sui trasporti pubblici locali che spessissimo accompagnano i ragazzi a scuola. D’altro canto, per garantire una ripresa reale a settembre, le Regioni richiedono che la capienza di bus, tram e metro sia portata ad almeno l’80%. Nulla è definito, ma il suggerimento potrebbe essere accolto legandolo alla necessità di una modifica degli impianti di aerazione dei mezzi, rendendoli paragonabili a quelli di treni e arei attraverso dei filtri specifici. 

Discorso completamente diverso per quanto riguarda treni, autobus e aerei di lunga percorrenza. Per loro l’imposizione dell’obbligo di Green pass sembra davvero dietro l’angolo. Da capire in pratica, restano solo i tempi. Se, al netto delle spaccature, il governo sembrerebbe essere disponibile ad introdurre il prima possibile la restrizione, le Regioni invece spingono per ritardare la misura il più possibile in modo da non spaventare i turisti che hanno già prenotato le loro vacanze. Sul punto ci sarà una mediazione, ma perché il Qr code diventi realtà a bordo di treni, aerei e autobus di lunga percorrenza è davvero solo questione di tempo. 

 

Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 10:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA