Green pass su treni, aerei e traghetti, cosa cambia dall'1 settembre: è rebus sulle prenotazioni

Giovedì 26 Agosto 2021 di Francesco Malfetano
Green pass, cosa cambia dall'1 settembre: ma è rebus sulle prenotazioni

ROMA Cambiano le regole per il Green pass.

Dal 1 settembre infatti entra in vigore il decreto approvato a inizio agosto che estende l’obbligatorietà della certificazione non solo a scuole e università ma anche a navi, aerei e autobus a lunga percorrenza. Tuttavia, a meno di una settimana dalla data fatidica, la Penisola appare decisamente in ritardo. 

Per quanto riguarda i trasporti ad esempio, è vero che la bozza del nuovo piano elaborata dal ministro Giovannini è ormai pronta (ieri, non senza qualche dubbio, è stata presentata alla Conferenza Stato-Regioni e oggi sarà valutata dal Comitato tecnico scientifico), ma non essendo approvata in via definitiva non consente un’adeguata pianificazione. Anzi, penalizza le aziende che dovranno occuparsene. Il testo infatti, salvo nuove modifiche, a partire dal 1 settembre rende, appunto, obbligatorio il Green pass per i passeggeri che salgono a bordo di navi per il trasporto interregionale (esclusi i traghetti tra Sicilia e Calabria), treni (Intercity, Intercity Notte e tutti i convogli dell’Alta Velocità) o autobus che svolgono un servizio «in modo continuativo o periodico» su un percorso che collega più di due Regioni. Fin qui nessuno scossone.

Tuttavia, al fine di garantire comunque un rientro ordinato dalle ferie e non penalizzare i vettori che vedono restringersi la platea di clienti, aumenta anche la capienza, passando dal 50 all’80 per cento. Il punto è che l’assenza di un testo già approvato al momento non consente alle compagnie di sbloccare quei posti aggiuntivi in fase di prenotazione, rendendo quindi particolarmente difficile la loro organizzazione. Peraltro lo stesso aumento dei posti disponibili a bordo dei mezzi interesserà anche il trasporto pubblico locale. In vista del ritorno in ufficio e della riapertura delle scuole (in realtà i docenti hanno già iniziato a recarvisi per programmare il nuovo anno e molti studenti lo faranno a brevissimo perché alle prese con gli esami di riparazione), l’80 per cento diventerà anche la soglia di riempimento massimo consentito per autobus locali, treni regionali, metro e tram. 

L’altro nodo

L’altro nodo riguarda proprio i docenti. Dal 1 settembre solo per loro (non per gli studenti delle scuole di primo e secondo grado) il Green pass sarà obbligatorio. Ora, per quanto secondo il ministro Bianchi pare rientrata l’emergenza relativa agli operatori scolastici non vaccinati, si sta ponendo il problema dei controlli. Secondo i presidi infatti, è impensabile che questi vengano effettuati prima di ogni ingresso sia perché non c’è abbastanza personale per questa impellenza sia perché, per i dirigenti scolastici, si rischierebbero assembramenti. Per questo si sta lavorando ad una piattaforma dedicata che, senza indicare la data esatta di scadenza del pass (le leggi sulla privacy non consentono al datore di lavoro di conoscerla), permettano di velocizzare la pratica. Il tutto però è ancora in divenire nonostante l’anno scolastico sia ormai alle porte. 

Discorso completamente diverso per quanto riguarda gli studenti delle università italiane. Qui infatti, l’obbligo di Green pass non è imposto solo ai docenti e al personale ma anche a chi frequenterà le lezioni e, soprattutto, a coloro che nei prossimi giorni dovranno sostenere degli esami in presenza. 

«Sarà il docente esaminatore a chiedere ai ragazzi il Green pass - ha spiegato il Rettore di Roma Tre Luca Pietromarchi - senza il quale non potranno sostenere l’esame. Quando inizieranno le lezioni a ottobre faremo controlli serrati ogni giorno». Le verifiche infatti, dovrebbero essere a campione, ma moltissimi atenei italiani stanno provando ad organizzarsi con degli scanner da collocare ai principali ingressi. Ma anche qui, a pochi giorni dalla ripresa pare ancora tutto in divenire. 
 

Ultimo aggiornamento: 23:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA