Giustizia e Green pass, la politica stringe i tempi per non rinviare le vacanze

Giovedì 29 Luglio 2021 di Marco Conti
Giustizia e Green pass, la politica stringe i tempi per non rinviare le vacanze

Un brivido corre lungo la schiena del peones che a Montecitorio ha già parcheggiato la valigia del rientro e ha già in mano il biglietto del treno. Il cinque agosto si chiude l’Aula e un paio di giorni dopo tutta la Camera va in “modalità-ferie”.

Ma il tutto è appeso ad un’incognita più feroce e imprevedibile di uno sciopero a “gatto selvaggio”:  l’intesa che i 5S dovrebbero trovare con il governo e, soprattutto al loro interno, per votare la riforma della giustizia.

In questo caso la tripla è d’obbligo anche perché non c’è giorno nel quale l’affaticatissimo Giuseppe Conte è costretto a tirar fuori qualche altro argomento di distinguo. 

Il voto di fiducia

Sulla carta l’appuntamento è per venerdì 30 nell’aula della Camera. A scanso di equivoci e ulteriori richieste di rinvio, Mario Draghi ha chiese ottenuto in Consiglio dei Ministri la possibilità di chiedere il voto di fiducia. La trattativa va avanti da giorni, ma potrebbe spingere in avanti di qualche giorno l’appuntamento in Aula dove si andrà a votare con la fiducia 4-5 volte. Il. Ai libera alla riforma della giustizia che i 5S stentano a dare si accavalla anche con un’altra questione che dovrebbe concludersi prima della pausa estiva: l’elezione tramite piattaforma di Conte alla guida del M5S. In questo caso la votazione è online e quindi le ferie non sono a rischio. Almeno per i votanti, ma forse meno per Conte che dovrà attendere a Roma la seconda convocazione del 7 agosto in modo da pronunciare il suo primo discorso da leader effettivo del MoVimento non in calzoni e corti o sotto l’ombrellone.

Green Pass su treni e aerei in vigore dopo Ferragosto

Chi non teme critiche all’abbigliamento è Matteo Salvini anche quest’anno a Milano Marittima e, suo malgrado, con il Green pass. La Lega, passata dei Celti ai No vax, non è tutta compatta nella battaglia salviniana contro il lasciapassare verde. Lo si coglie dalla pressione che esercitano i presidenti di Regione del Carroccio e da percentuali record di vaccinati nelle regioni dove la Lega ha da sempre il suo radicamento. Dopo aver subito il primo decreto che introduce il Green Pass dal 6 agosto per alcune attività, ieri Salvini ha bloccato la seconda “puntata” che sarebbe dovuta uscire  dalla riunione di oggi del Consiglio dei ministri.

Se ne riparlerà la prossima, assicurano a Palazzo Chigi. Quindi, prima della pausa estiva arriverà un nuovo decreto che fisserà nuovi luoghi e nuove attività che sarà possibile fare solo se si è vaccinati, almeno con una sola dose, si ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, o si ha un certificato che attesta la guarigione.

In questo modo si potrà andare in vacanza anche a settembre. O magari tornare a lavorare senza il terrore di ritrovarsi sul treno o in ufficio con il No vax a fianco che ti racconta - senza mascherina- i “giorni bellissimi” trascorsi a Formentera. Anche perché la variante Delta, associata alla variante del cretino, può risultare molto pericolosa.

Ultimo aggiornamento: 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA