Germania. Ministero delle Finanze ai Liberali, Esteri e Clima ai Verdi e, come previsto, cancelleria al leader dell'Spd Olaf Scholz. Sono alcuni dei punti fermi dell'accordo di governo siglato in Germania tra Spd, Verdi e Liberali per dare vita a un nuovo esecutivo dopo i 16 anni dell'era Merkel.
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Germania, l'accordo per la coalizione di governo
I tre partiti hanno siglato un contratto di coalizione intitolato "Osare per un maggiore progresso. Alleanza per la libertà, la giustizia e la sostenibilità". Tra gli obiettivi del nuovo governo c'è anche la legalizzazione della cannabis. Tornando ai ministeri dell'esecutivo "Semaforo", la leader verde Annalena Baerbock dovrebbe assumere la guida di quello degli Esteri, mentre le Finanze andrebbero al numero uno dei Liberali, Christian Lindner, sostenitore del rigore in tema di conti pubblici. Al co-presidente dei Verdi, Robert Habeck, dovrebbe infine essere assegnata la poltrona del »super ministero« del Clima, a cui si prevede saranno assegnati ingenti risorse per gli investimenti necessari alla transizione verde.
I punti del programma
L'aumento del salario minimo a 12 euro l'ora, l'80% della elettricità prodotta da energia rinnovabile entro il 2030, sono alcune delle misure contenute dal contratto di coalizione del prossimo governo.
Voto e cannabis
Il contratto del futuro governo tedesco prevede inoltre di estendere ai ai minorenni di 16 anni il diritto di voto alle europee e alle federali (ma per questo ci sarà bisogno dell'appoggio dell'opposizione) e «l'erogazione controllata della cannabis» agli adulti.
Le parole di Scholz
Quella che nasce in Germania, con l'accordo di governo siglato da Spd, Verdi e Liberali, è «una coalizione tra pari», che punta a «rafforzare la coesione sociale per rendere migliore il Paese». Lo ha detto il cancelliere designato, il leader dell'Spd Olaf Scholz, parlando da Berlino e sottolineando che il nuovo Governo «unito dalla fede nel progresso e nel fatto che la politica possa raggiungere qualcosa di buono. Siamo uniti dalla volontà di rendere il Paese migliore, di portarlo avanti e di tenerlo unito». Scholz ha inoltre detto di non essere «interessato a una politica del minimo comune denominatore, ma a una politica di grande impatto. Vogliamo osare, nella protezione del clima, nel rafforzamento della nostra industria, nella modernizzazione del Paese, nel rafforzamento della coesione sociale. Vogliamo osare di più». Questo sarà necessario anche perchè «il mondo sta diventando multipolare e multilateralismo deve essere la parola chiave», ha detto, spiegando che la sua visione per la Germania si sviluppa su un orizzonte di lungo termine, di decenni, motivo per cui ha detto di sperare di essere rieletto.