Forza Nuova, Draghi valuta decreto per scioglierla ma la maggioranza litiga sui neofascisti

Il premier in visita alla Cgil. Il sindacalista: «Sciogliere Forza Nuova? Dice che interverrà».

Martedì 12 Ottobre 2021 di Mario Ajello
Draghi abbraccia Landini, ma la sua maggioranza ora litiga sui neofascisti

Gli sviluppi dell'attacco contro la Cgil raccontano di un tutti contro tutti tra i partiti. Che in Parlamento si sfideranno sul tema della violenza con mozioni contrapposte, destra contro sinistra e viceversa, e l'unità nazionale che Draghi vorrebbe in materia sembra un'araba fenice. Proprio Draghi, conoscendo le divisioni sull'argomento e quanto le devastazioni di sabato scorso stiano scatenando polemiche tra Pd e M5S da una parte e Meloni più Salvini dall'altra, ieri visitando la sede della Cgil e abbracciando Landini tra gli applausi dei cigiellini («Nessuna tolleranza alla violenza ha detto») non si è sbilanciato sul decreto che il governo potrebbe fare per mettere fuori legge Forza Nuova. Al suo posto, ma non è affatto la stessa cosa e la presenza della Lega nella maggioranza crea non pochi problemi anche al premier su questa materia, ha parlato il segretario della Cgil e Landini ha parlato così: «Draghi mi ha assicurato che il governo discuterà sullo scioglimento di forze neofasciste». Questo lo ha detto Landini, autorizzato da Draghi che si è trattenuto per mezz'ora nelle stanze distrutte dall'orda dei No Pass, ma non è, almeno per ora, un annuncio di Palazzo Chigi.
La strategia della sinistra è quella di chiedere alla destra di unirsi nella manifestazione antifascista di sabato prossimo ma perfino Forza Italia ha detto che non se ne parla.

Non solo. Il Pd è convinto, o finge di esserlo, che una mozione comune in Parlamento insieme alla destra per chiedere lo scioglimento di Forza Nuova si possa fare, ma Lega e FdI e Forza Italia si smarcano e per non farsi mettere nell'angolo annunciano che presenteranno una propria mozione ma di tipo generalista e basata sulla condanna di «tutte le forme di violenza di ogni colore politico». Letta s'infuria: «È acqua fresca». Nel Pd e nei 5 stelle s'arrabbiano: «È una super-cazzola».

La battaglia

I dem speravano che Berlusconi si smarcasse da Salvini e Meloni, ma niente: il Cavaliere ha sentito i due leader alleati e insieme si sono detti che «il centrodestra deve restare unito». Anche perché ci sono i ballottaggi nel prossimo fine settimana e anche perché Silvio deve fugare il sospetto che serpeggia tra gli alleati: «Non è che ci molla e insieme al Pd sta pensando a un modello Ursula per l'elezione al Colle e poi per le questioni di governo?». No, la coalizione ha deciso di attraversare in maniera compatta questo passaggio assai delicato. «Non cadiamo nella trappola grillo-dem della sinistra che ci vuole spaccare», dicono i tre leader e si sono comportati di conseguenza. «Non esistono totalitarismi buoni e totalitarismi cattivi», dico i berlusconiani. E leghisti e meloniani applaudono. Con una Meloni che si è così smarcata dagli attacchi della sinistra: «Ferma condanna da parte di FdI di ogni violenza di gruppi fascisti, neofascisti, parafascisti, postfascisti, criptofascisti. E ferma condanna di ogni gruppo violento che ha inquinato le manifestazioni di sabato scorso, compresi i gruppi anarchici e i centri sociali di Milano e Torino, quelli che Pd e sinistra non sono mai riusciti a condannare. O quelle violenze vanno bene?». Getta la palla dall'altra parte del campo Giorgia. E ne aveva bisogno.

 

Spaccature a sinistra

Intanto la mozione del Pd impegna il governo a sciogliere Forza Nuova. Un'altra mozione dice la stessa cosa, è simile ma staccata da quella rossogialla, e l'hanno presentata a Palazzo Madama il socialista Nencini e il capogruppo renziano Faraone. Il fantomatico Nuovo Ulivo, di cui tutti parlano a vanvera e che dovrebbe includere Renzi e Calenda fino al Pd e i 5 stelle e anche la sinistra-sinistra, alla prima occasione non si materializza. Mentre il centrodestra si gode la sua compattezza, a dir poco precaria.

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Ultimo aggiornamento: 16:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA