È un caso bizzarro quello di Lesina, il paesino da 6mila abitanti del foggiano in cui le elezioni amministrative di domenica e lunedì sono state annullate anche se a correre per la poltrona da primo cittadino c'era una sola persona. Primiano Di Mauro, il candidato scelto dalla Lega, e presente con la lista civica Lesina Azzurra è stato boicottato dalla cittadinanza del comune foggiano che in massa si è recata a votare per il referendum, ma ha scelto di non votare per le comunali.
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Lo scorso 23 agosto, il leader della Lega, Matteo Salvini, si era lasciato andare a un'esultanza prematura: “Un sindaco pugliese lo abbiamo già eletto ancor prima del confronto elettorale”, aveva detto ai suoi sostenitori, ma non aveva fatto i conti con la questione del quorum. La presenza di una sola lista, infatti, richiede che a votare si rechi almento il 50% dei votanti, quota che non è stata raggiunta per una sessantina di voti. L'affluenza alle comunali è stata, infatti del 49,01%. Una scelta voluta da molti cittadini, invitati apertamente all'astensione da un apposito comitato e a non accettare la scheda delle comunali. Infatti al referendum l'affluenza è stata più alta (60,52%). Quindi a Lesina l'amministrazione sarà retta da un commissario.
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