Elezioni comunali 2021: oggi si scelgono più di mille sindaci e il presidente della Calabria. Seggi aperti anche dalle 7 alle 15 di lunedì

A Roma chi vince guiderà la città alle prove del Giubileo e dell' Expo; candidati aggrediti in tre centri del Sud

Domenica 3 Ottobre 2021 di Francesco Malfetano
Elezioni comunali 2021: si scelgono più di mille sindaci e il presidente della Calabria. Seggi aperti dalle 7 alle 15 di lunedì

Urne ufficialmente aperte lungo tutta la Penisola. Dal comune più piccolo, Morterone in provincia di Lecco, con soli 27 elettori, fino al più grande, Roma con quasi 2,3 milioni di aventi diritto. Da questa mattina alle 7 fino alle ore 23 di stasera, e poi di nuovo dalle 7 fino alle 15 di domani, oltre 12 milioni di italiani (tra cui 136.329 neomaggiorenni al voto per la prima volta) potranno infatti recarsi ai seggi elettorali in 1.192 Comuni per rinnovare sindaco e giunta comunale; o, per i cittadini calabresi, scegliere il nuovo presidente della Regione. Urne già pronte inoltre per le suppletive a Siena e a Roma-Primavalle. Tra accessi contingentati e mascherine obbligatorie (consentito abbassarla solo per farsi identificare dal presidente di seggio), quella al via è la seconda tornata elettorale dell’era Covid, dopo l’election day dello scorso anno. L’appuntamento è imponente e coinvolge circa il 15 per cento dei comuni dello Stivale. Tuttavia gli occhi sono però puntati tutti sulla sfida dei sindaci in sei capoluoghi di regione: Bologna, Milano, Napoli, Torino, Trieste e soprattutto Roma.

La Capitale - Per la Capitale infatti si tratta di una sfida decisiva. Mai come questa volta le urne sono il punto di inizio di una stagione politica di irrinunciabile rinnovamento per Roma, che può tornare ad essere traino di un’intera porzione della Penisola. La città necessita di cambiare marcia e ha le carte in regola per farlo con i fondi del Pnrr, il Giubileo del 2025 e la candidatura, tutta da costruire, per l’Expo 2030. A prescindere da chi sarà il nuovo inquilino del Campidoglio tra Carlo Calenda, Roberto Gualtieri, Enrico Michetti e Virginia Raggi, la sola certezza oggi è che questo è un percorso irrinunciabile.

La partecipazione - Anche per questo è fondamentale che partecipino al voto in tanti tra i 2,3 milioni di romani chiamati alle urne (tra cui spica il numero più alto di diciottenni: quasi 23 mila). Come fa sapere il Viminale i primi dati sull’affluenza di tutti i seggi della Penisola saranno disponibili da oggi alle ore 12, attraverso l’app Eligendo Mobile o sul sito dedicato. Il clima che si annuncia poco favorevole però potrebbe condizionare molti cittadini, finendo con l’invertire il trend delle ultime tornate elettorali: nel 2019 e nel 2020 in media la partecipazione degli aventi diritto è stata un po’ più alta rispetto al 2015 (rispettivamente il 65,6 per cento, il 67,6 e il 64,3), con la sola tornata paragonabile, quella del 2016, che registrò un 62,1 per cento. Nulla da dire invece sul fronte della partecipazione dell’elettorato passivo. I candidati sono infatti un esercito: 2.855 per la carica di sindaco e 62.294 per il ruolo di consigliere comunale, ma guardando alle statistiche del ministero dell’Interno, si tratta per lo più di una corsa al maschile.

Sono meno di una su cinque le candidate sindaco: addirittura 25 su 145 nei 17 comuni capoluogo nelle regioni a statuto ordinario e 535 sui 2.855 (il 18,6 per cento del totale) nei quasi 1.200 comuni al voto. Da registrare anche come siano risultate particolarmente infuocate le ultime ore di campagna elettorale. Non tanto per i comizi tenuti dai leader di partito a sostegno dei propri candidati o per le numerose polemiche politiche dell’ultima ora, quanto per alcuni riprovevoli episodi. Due aggressioni e un atto vandalico con vittime esponenti del M5s, e una intimidazione a un consigliere regionale del Pd ricandidato in Calabria. In particolare a Nardò, in Salento, un candidato al Consiglio comunale dei 5Stelle, Tiziano De Pirro, sabato sera è stato colpito con un pugno mentre raggiungeva il palco per il comizio finale, riportando alcune ferite. Tante e bipartisan le condanne. «Episodi di questo genere - è intervenuto il leader dei 5S, Giuseppe Conte - sono di una gravità inaudita. Recrudescenze di odio e intolleranza di questo tipo sono non solo dannose ma pericolose».

Ultimo aggiornamento: 13:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA